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La Nocerina esce a testa alta dalla Coppa

Successo di misura (1-0) del Perugia che capitalizza con Cutolo un’azione in contropiede

Perde la partita (di misura), ma conquista morale e consapevolezza dei propri mezzi. La Nocerina va fuori dalla coppa Italia Tim lasciando via libera al Perugia, ma dimostra di essere squadra viva, compatta e pronta per la Lega Pro.
Senza Babatunde e con Borrelli a mezzo servizio, il tecnico Pastore rinuncia allo spavaldo 4-4-2 ed avanza – come da indicazioni della vigilia – De Rosa e Cavallaro a supporto dell’unica punta Palumbo. Il centrocampo, folto e potente, con Iannini e Giraldi a supporto del metronomo Serrapica, serve a contrastare la manovra rapida del Perugia. Masciarelli blinda la corsia sinistra dagli assalti di De Giorgio, Sannibale contrasta col fisico Federici ed i pericoli autentici arrivano quando in possesso del pallone ci entra il funambolo Nello Cutolo.
Giá al 7′ la mezza punta del Perugia, su suggerimento di De Giorgio, procura scompiglio in area rossonera, ma conclude senza potenza lasciando tirare un sospiro di sollievo al giovane Pietro Terracciano. Anche la Nocerina ha il suo leader carismatico ed è Giovanni Cavallaro, che replice a De Giorgio con una gran conclusione che chiama Benassi alla difficile deviazione in corner: proiettata in attacco, la formazione di Pastore si lascia infilare in contropiede lasciando a Federici l’opportunitá di percorrere 50 metri palla al piede e di servire poi Cutolo per il sinistro che manda in vantaggio il Perugia…

Rischia ancora la Nocerina due minuti dopo su diagonale di De Giorgio che si perde di un soffio a lato. Poi intensifica la pressione, sale di tono con Iannini e soprattutto con Giraldi che al 16′ sradica la sfera dai piedi di Menassi ed esplode un gran destro che si alza di un soffio sopra la traversa. Il primo tempo si chiude in crescendo: il Grifo sfiora il 2 a 0 con un bolide di Menassi (34′), i rossoneri vanno vicini al pari prima con De Rosa (destro velenoso di poco fuori) poi con Palumbo, che s’infila tra Zoppetti e Pagani, colpisce di testa, ma non trova il bersaglio. Ci prova anche Cavallaro al 21′, ma è tempestivo l’intervento in uscita di Benassi per frenare il capitano rossonero. Entrano Polichetti e Borrelli per una Nocerina a trazione anteriore, ma le energie sono ormai finite ed è il Perugia a brindare per il passaggio del turno.

Pastore assolve i molossi «Di più non si poteva…»

E’ come un treno senza sosta Matteo Pastore. Prende posto in sala stampa, raccoglie appena la prima “istanza”, poi dá il via ad un lungo discorso che parte dalla sfida di Perugia, tocca il mercato e la questione atletica, termina con un augurio: «Sono pienamente soddisfatto – esordisce l’allenatore della Nocerina – Di più davvero non potevo pretendere dai miei ragazzi. Considero questo primo impegno ufficiale della stagione un ottimo test di valutazione: ci è servito a migliorare l’intesa, a capirci un po’ di più, a prendere ulteriore consapevolezza nelle nostre potenzialitá». Un po’ di rammarico per l’eliminazione chiaramente c’è: «Mi dispiace innanzitutto per l’approccio un po’ troppo timido e poi per il gol incassato in maniera ingenua. La partenza sottotono è comprensibile: ritrovarsi in uno stadio del genere, a confronto con una delle realtá più prestigiose della terza serie può generare un pizzico di apprensione. E magari quell’errore che ha poi deciso la partita: eravamo in proiezione offensiva e non siamo stati bravi a frenare la ripartenza del Perugia. Tutto sommato, al di lá del gol, non abbiamo poi sofferto più di tanto un avversario di caratura e categoria superiori. Ho contato appena un paio di interventi del nostro portiere e, dal canto nostro, qualche buona occasione che poteva essere capitalizzata. Ciò significa che non siamo stati a guardare e che da Perugia torniamo con molte indicazioni positive».
E’ venuta meno la luciditá, ma Pastore non si preoccupa: «Lavoriamo da poco più di dieci giorni ed i carichi di lavoro si fanno sentire. La brillantezza verrá col passare dei giorni». Sul mercato: «Ci servono ancora un paio di elementi per completare l’organico. Potremmo giá chiudere nel corso della prossima settimana».

Stefano Bucchi, La Città di Salerno

 

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