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Il tecnico Pastore si gode il trionfo

Neanche dieci minuti dal fischio di termine gara, che mister Pastore si presenta ai notes dei giornalisti lucchesi. “Dovevamo dare una risposta d’orgoglio ai risultati negativi di questo inizio stagione – inizia la sua analisi il tecnico rossonero – e l’abbiamo data sul campo della prima in classifica. Attenzione, comunque la Lucchese rimane una grande del torneo». Prosegue Pastore: «La squadra di Favarin non è questa. Oggi si è trovata davanti una Nocerina perfetta, che ha saputo mettere in campo rabbia e concentrazione. La vittoria è un merito della mia squadra, non un demerito della Lucchese».  E’ felice il giovane allenatore. Demeriti della Lucchese a parte la sua interpretazione tattica ha visto un grande Palumbo trequartista, che con i suoi movimenti ha messo in difficoltá la retroguardia toscana. «Abbiamo preparato la gara con molta attenzione. Sapevamo che loro giocavano con tre difensori e i movimenti di Palumbo e Cavallaro sono stati fondamentali, assieme alla marcatura su Chadi in mezzo per inaridire la manovra della Lucchese. E’ andato tutto bene, ma adesso non ci montiamo la testa. Questa vittoria ci deve servire per aumentare la nostra autostima, ma anche per iniziare a dare una continuitá alle nostre prestazioni. Io voglio essere realista: la Lucchese è costruita per cercare di centrare la vittoria in campionato, noi, invece, una salvezza senza patemi».  Babatunde, uno dei protagonisti della gara, è uscito per infortunio. «Dovrebbe essere un riacutizzarsi di una distorsione alla caviglia, ma la lievitá dell’incidente non dovrebbe toglierci il ragazzo per la gara con il Bellaria». Giusta soddisfazione anche per il presidente Giovanni Citarella. «Così come non mi è piaciuta la prestazione con la Sangiovannese, oggi sono andato negli spogliatoi per ringraziare tutti i ragazzi, e fargli i complimenti, per questa bellissima vittoria. Ma bisogna stare con i piedi per terra, l’ho detto ai giocatori, il campionato è lungo e noi dobbiamo salvarci senza patemi, e non sará facile. D’altra parte questo gruppo era partito in ritardo, alcuni giocatori, anche importanti, si sono aggregati dopo. Queste sono cose che si pagano, e le tre prime gare del campionato l’hanno dimostrato. Ma la tappa di Lucca ha significato la realtá del calcio: i risultati arrivano con il lavoro e l’umiltá». La tripletta personale lo lancia nel mondo dei bomber veri. «Sono contento, anzi contentissimo – apre l’attaccante rossonero Palumbo, autore di tre reti – non avevo mai segnato così tanto fra i professionisti. Comunque, al di lá della prestazione personale, l’importante era reagire. Da me i tifosi si aspettano gare tutte impegno e gol. Cercherò di accontentarli, ma non vi aspettate che ogni domenica sia così».


Giulio Torcigliani, LA CITTA’

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