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DA ZERO A DIECI: Il missile di Liurni e l’ingenuità di Iannini

Altalena di emozioni al San Francesco nella sfida tra Nocerina e Fasano. A fissare il definitivo 4-4 è un’altra perla di Liurni nel finale…da zero a dieci.

ZERO alla mancanza di cinismo, mista ad ingenuità, che impedisce al Fasano di portare a casa una vittoria ormai praticamente conquistata. In doppio vantaggio, in superiorità numerica su un avversario ormai sfiduciato e che rischia in più di un’occasione di subire il quinto gol; i biancoazzurri di Laterza, complice anche qualche sostituzione non azzeccata, arretrano più del dovuto negli ultimi venti minuti, fornendo nuova verve a dei molossi bravi a crederci fino alla fine.

UNO il minuto che separa la rete del provvisorio 1-2 messa a segno di testa da Marco Ciampi, su servizio volante di Gaetano Iannini, e l’espulsione per doppia ammonizione rimediata da quest’ultimo. Un episodio che potrebbe mortificare sul nascere ogni velleità di rimonta dei padroni di casa ma che, al contrario, infonde nuova rabbia negli stessi, bravi a trovare il pari con Sorgente a inizio ripresa prima dell’altalena di emozioni che caratterizza il secondo tempo.

DUE, almeno, i gol evitabili incassati dal portierino rossonero Lorenzo Leone. Il primo al quarto d’ora, nasce da fin troppo facile fraseggio in area finalizzato da Serri con un diagonale che passa sotto il corpo dell’estremo difensore. Il secondo, ancor più bizzarro, a valle di incursione solitaria di Corvino conclusa da posizione simile con un tiro debole che va ad infilarsi alla destra dello stesso Leone, inutilmente proteso in goffo accenno di tuffo. Da segnalare, per onor di cronaca, un provvidenziale intervento su destro a botta sicura di Prinari ad evitare il possibile 3-1, subito dopo la rete di Sorgente a inizio secondo tempo.

TRE – cinque – due il modulo che il duo tecnico Esposito – Cavallaro vara per affrontare il Fasano, dovendo far fronte alle assenze di Campanella e Carrotta, oltre che del lungo degente Di Lollo. E’ l’occasione per vedere Calvanese, forse un po’ troppo timido, oltre che D’Anna, ancora in ritardo di condizione, e Iannini, al ritorno al San Francesco dopo nove anni. Dai piedi di quest’ultimo passano tutte le azioni orchestrate dai molossi, un tempo consistenti in sole palle sparate in avanti. La sua partita dura però solo trentasette minuti.

QUATTRO le decine di metri percorse in fuga solitaria verso la porta avversaria da Sorgente, lanciato in contropiede al secondo minuto della ripresa. Il numero nove resiste al rientro di tre difensori biancoazzurri, prima di superare anche il portiere Suma e depositare in rete la palla del 2-2 che fornisce nuovo entusiasmo all’ambiente. Si è solo nel mezzo della girandola di emozioni che riscalderà il pomeriggio del primo fresco avvertito al San Francesco.

CINQUE su sei le partite casalinghe della Nocerina in cui Andrea D’Amico, ex direttore e deus ex machina della nostra testata, ha marcato visita per improcrastinabili festeggiamenti familiari. Dal compleanno del pappagallo alla festa di pensionamento del suocero, passando per onomastici di nipoti e zii alla lontana; ogni ricorrenza e/o cerimonia è idonea per disertare il San Francesco, pur tenendo fede ai soliti impegni post-match di montaggio e pubblicazione video. Quella che inizialmente poteva essere considerata casualità, ora ha assunto i contorni della scienza esatta. Ieri è stata la volta del compleanno della sorella Giovanna, cui rivolgiamo ancora sentiti auguri.

SEI i minuti di recupero che erano ormai trascorsi a fine secondo tempo quando il Fasano concede alla Nocerina un calcio di punizione dai venticinque metri. Si incarica della battuta Liurni il quale, ormai abituato alle reti di pregevole fattura, scarica un missile terra aria che va a sbattere contro il palo di sostegno della rete della porta sotto la curva sud, dopo aver attraversato l’incrocio dei pali. Il portiere Suma non può far altro che restare impietrito.

SETTE tra steward, pupazzi senza testa, fotografi, operatori di ambulanza e associazioni di volontariato sono gli uomini che corrono ad abbracciare Liurni dopo la spettacolare bordata che vale il 4-4 finale, ben prima che un qualsiasi calciatore vestito di rossonero riesca ad avvicinare il proprio compagno di squadra. Il tutto, come ormai accade ogni domenica al San Francesco, in barba ad ogni teorico regolamento da osservare a bordo campo. Spettacolo.

OTTO le reti messe insieme da Nocerina e Fasano nei novantotto minuti disputati ieri al San Francesco. Pugliesi due volte in doppio vantaggio e puntualmente raggiunti dagli uomini di Esposito e Cavallaro che, nonostante la precoce inferiorità numerica, non mollano e portano a casa un punto insperato ma tutto sommato meritato, se non per apprezzabili principi di gioco, quantomeno per cattiveria e rabbia agonistica.

NOVE all’ottimismo di Marcello Esposito che anche nel post-partita di ieri ha insistito sui principi di gioco da applicare, trame di gioco da impostare e controllo del match da affinare. Il tutto in antitesi con una squadra che, per costituzione e deficienze tecniche, non sembra avere caratteristiche propriamente adatte a sciorinare calcio. Vale evidentemente la massima del calabrone, che per struttura alare non potrebbe volare…ma non lo sa e vola lo stesso.

DIECI i minuti intercorsi tra le due ammonizioni rimediate da Gaetano Iannini, entrambe a dir poco ingenue, a seguito di proteste ed evitabilissimo fallo a centrocampo. Una doppia leggerezza che sembrava aver definitivamente compromesso la gara dei padroni di casa, subito dopo che Ciampi aveva accorciato le distanze. Errori che non ti aspetti da chi dovrebbe prendere in mano le redini della squadra, per personalità ed esperienza maturata sul campo.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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