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SI SALVI CHI PUO’: Nocerina, vergogna!

Ennesimo tonfo per i ragazzi guidati dal duo Esposito-Cavallaro. Subire quattro gol, in novanta minuti dall’Agropoli, di questi tempi, è impresa davvero ardua, basti pensare che la squadra cilentana, aveva marcato il tabellino, nei precedenti tredici incontri, solamente cinque volte.

L’avvicendamento tecnico, non ha prodotto frutti tangibili, infatti si è passati da una media punti di 1,25 a partita dell’era Di Costanzo ad uno scarno 1,0 del nuovo corso, che non ha sfruttato neanche l’evidente miglioramento tecnico della rosa, scaturito dagli arrivi di Iannini, D’Anna & C..

DAI PROCLAMI ALLE GITE FUORI PORTA. Come in una continua campagna elettorale, per circa un anno, la gestione del patron Maiorino, ha avuto un solo leitmotiv, la propaganda, fatta da proclami continui e mirabolanti traguardi da raggiungere a tiro di schioppo, ma la realtà è distante parecchio. Bizzarra, discutibile, non in linea con il blasone della Nocerina, certamente, la scelta di presentarsi alle trasferte “vicine” con le auto dei tesserati. Una cosa inaudita, che evidenzia, in toto, l’approssimazione e la mancanza di considerazione della storia di un club ultracentenario, come quello rossonero.

OCCORRE UNA SVOLTA. I presupposti per il mantenimento della categoria, al di là dei risultati indecenti, che arrivano dal terreno di gioco, è inutile girarci intotno, non ci sono se si continua a seguire questa rotta. La gestione societaria, appare, non all’altezza, sia sul piano economico, che organizzativo, un cambiamento radicale e repentino, potrebbe salvare capre e cavoli, restituendo la giusta dignità a tutto l’ambiente.

È ORA DI GIOCARE A CARTE SCOPERTE. Il popolo rossonero, ha bisogno di fatti concreti. Da questo momento, necessariamente, si deve giocare a carte scoperte, l’avvocato Maiorino, ha dichiarato in più occasioni, di voler lascare spazio a nuovi investitori, ma senza mai dichiarare pubblicamente, a quali condizioni, dica, quindi, al popolo rossonero, cosa occorre, per un suo dietrofront.

Allo stesso modo, da tempo, si parla in Città, di un interessamento serio, di alcuni imprenditori locali, ma che non si concretizza per la troppa distanza tra la richiesta e l’offerta, ed allora, se realmente c’è interesse, perchè non uscire allo scoperto? Magari tramite un consulente di fiducia. Il tempo stringe, e di certo, non c’è bisogno di ulteriori chiacchiere da bar.

Qualunque siano gli scenari futuri, con chiunque ci sia al comando, una cosa deve essere ben chiara: la Nocerina è una cosa seria, e va rispettata, dalla più alta carica sociale, fino all’ultimo dei collaboratori. Il popolo rossonero non merita ulteriori mortificazioni. Occorre una programmazione seria e duratura. Forza Nocerina.

Francesco Cuomo, ForzaNocerina.it

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