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DA ZERO A DIECI: la determinazione degli atleti e la prodezza di Cappa

Esordio a scartamento ridotto per la Nocerina edizione 2020/2021. La prima partita della nuova stagione è stata determinata da una pioggia battente che non ne ha permesso il regolare svolgimento. In attesa della decisione della Lega riguardo il giorno del recupero, l’attesa è tutta per il derby del Giraud… da zero a dieci.

ZERO: Gli spettatori paganti che hanno potuto assistere a Nocerina – Giugliano. I molossi non giocavano una gara ufficiale dal 1° marzo 2020 (quando si guadagnarono la salvezza a Francavilla in Sinni). Nonostante le sacrosante misure precauzionali per combattere la pandemia, il richiamo dei colori rossoneri e la curiosità di vedere all’opera la nuova squadra avrebbero portato diversi spettatori al San Francesco. Tuttavia, addetti ai lavori a parte, non è stato possibile per nessuno accedere alla sfida. Un peccato, davvero. Ma c’è una partita più importante da vincere.

UNO: Il momento in cui la gara ha riservato un brivido ai giornalisti assiepati in una tribuna stampa diventata all’improvviso molto piccola. Ben imbeccato da un compagno di squadra, il classe 2000 Antonio Orefice ha superato in velocità la difesa rossonera e si è ritrovato a tu per tu col pari età Mario Cappa. Il portierino rossonero, con tanto sangue freddo, ha chiuso lo specchio della porta con una buona scelta di tempo sull’uscita e, spalancando la mano sinistra, ha sventato la minaccia, salvando la sua porta e il risultato.

DUE: Gli attaccanti schierati da Cavallaro. Talamo e Diakité hanno messo in mostra alcuni dei dettami tattici richiesti loro dal tecnico esordiente. Tanto movimento, soprattutto sulle corsie esterne, per non offrire punti di riferimento agli avversari. Più che dai difensori del Giugliano, però, le due punte sono state fermate dalle pozzanghere che ne hanno impantanato la manovra. Ci sarà tempo per rivederli all’opera.

TRE: A Giove pluvio. Quello che per gli antichi era il padre degli dèi con delega alle precipitazioni piovose ha deciso di riversare in due giorni su Nocera e sull’Agro, tutta la pioggia arretrata degli ultimi quattro mesi. Un’idea scellerata ha seminato allagamenti, smottamenti e rischio esondazione nei torrenti. In questo quadro sconfortante, la sospensione dell’incontro al San Francesco è stato solo un danno collaterale.

QUATTRO: Arrotondate per difetto, le richieste di accredito che l’ufficio stampa ha dovuto declinare. Le indicazioni della Lega erano chiare: massimo 22 accessi tra giornalisti, tecnici e fotografi (quest’ultimi, tra l’altro, relegati in tribuna). Ci sono andate di mezzo diverse testate, tra le quali la nostra. Niente di personale contro la società, ma la Lega dovrebbe ponderare certe decisioni in base alle capacità degli stadi. Il diritto di cronaca deve essere garantito a tutti, specialmente in strutture capienti come il San Francesco e, soprattutto, quando ai tifosi è interdetto l’accesso agli stadi.

CINQUE: Alla direzione di gara. Nonostante la pioggia battente, il signor Bracaccini di Macerata ha deciso di dare il via alla partita rispettando l’orario federale. Ha quindi scelto di sospendere la sfida e rinviarla dopo meno di quindici minuti. Forse, se avesse aspettato qualche minuto in più prima di fischiare l’inizio, avrebbe evitato di cominciare l’incontro, senza rischiare che qualche atleta potesse infortunarsi.

SEI: I giorni che mancano alla partita col Savoia. Un conto alla rovescia che restituirà al calcio uno dei derby più sentiti della seconda metà degli anni Novanta. La rivalità spietata tra le due tifoserie riporta alla memoria la scellerata decisione di inaugurare l’improbabile divisione nei distinti proprio in occasione di una gara con gli oplontini. Una scelta che portò quella gara alla ribalta nazionale per i furiosi incidenti che ne scaturirono. Il derby, stavolta, sarà disputato senza spettatori. Toccherà ai calciatori onorarlo con la giusta cattiveria… agonistica, s’intende.

SETTE: Alla concentrazione mostrata dal mister Cavallaro. Visibilmente emozionato durante la conferenza stampa di venerdì scorso, il neo tecnico rossonero ha letteralmente bagnato il suo esordio ufficiale in panchina in piedi, sotto la pioggia, per impartire le sue indicazioni alla squadra. Chissà, se, entrando in campo avrà pensato a quante volte quel prato l’ha visto protagonista. Ora c’è da onorare un nuovo ruolo, con la grinta e la passione di un vero molosso.

OTTO: Alla determinazione con la quale gli atleti hanno affrontato la sfida. Nonostante il terreno di gioco fosse, già prima di iniziare, ai limiti della praticabilità, la voglia dei 22 atleti di tornare al calcio giocato era fortissima. Peccato che le manovre siano state pesantemente condizionate da un avversario in più, quelle pozzanghere che stoppavano la palla con tecnica eccellente. Quando qualcuno si è rassegnato all’unica possibilità – optare per i lanci lunghi – l’arbitro ha deciso di sospendere la gara.

NOVE: Il numero di maglia che, insieme al 2, manca nella numerazione ufficiale della Nocerina 2020/2021. Questa assenza ha fatto sospettare qualche tifoso sul possibile arrivo di un bomber. A spezzare gli entusiasmi ci ha pensato, però, Riccardo Bolzan. Intervistato dalla nostra emittente durante la radiocronaca in diretta della gara, il ds rossonero ha precisato che l’assenza del 9 è solo un caso. “I ragazzi sono stati liberi di esprimere una preferenza e il 9 non l’ha scelto nessuno”. una risposta diplomatica che ci può stare. Ma ai tifosi non è vietato sperare.

DIECI: I giorni che passeranno prima che la gara possa essere ripetuta. Si ripartirà presumibilmente dal minuto numero 13 e certamente dal risultato di 0 a 0. Quanto alla data, si può ipotizzare mercoledì 7 ottobre, quando verrà recuperata anche Afragolese-Florida, altra gara del Girone G rimandata (per COVID, però). Fortunatamente per entrambe le compagini, il calendario ha previsto un derby non particolarmente oneroso in termini di distanza chilometrica. L’esordio al San Francesco è solo rinviato.

Francesco Belsito, ForzaNocerina.it

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