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STADIO SAN FRANCESCO, società e comune ai ferri corti

Sorpresa amara per lo staff tecnico della Nocerina. Nella serata di martedì 12 gennaio è stato parzialmente interdetto l’accesso agli spogliatoi del San Francesco ai tesserati rossoneri. Il comune ha autorizzato esclusivamente il magazziniere a prelevare il materiale per la gara di recupero col Sassari Latte Dolce. La società di Via Barbarulo, vistasi negare i normali ingressi, ha richiesto l’intervento delle forze dell’ordine. Oltre al magazziniere, sul posto erano presenti il presidente Maiorino, il direttore sportivo Bolzan e l’assessore Fortino. Alla base della querelle ci sarebbero delle problematiche che vanno oltre le immagini diffuse in questi giorni relative ai (tutto sommato piccoli) danni subiti, a causa delle note folate di vento che hanno flagellato la città, dalle panchine (quelle installate dalla ditta che ha realizzato, per conto della Regione Campania, i lavori per l’Universiade 2019) e dall’inutilizzato serpentone.
Al di là delle responsabilità dell’uno (il comune che, vista la volontà della società di giocare altrove, ritarda la manutenzione ordinaria delle suppellettili) e dell’altra (la società che utilizza lo stadio quasi esclusivamente come lavanderia e deposito) vedere il San Francesco, l’unica e vera casa della Nocerina, vuoto e la squadra costretta a emigrare fuori città, è un colpo pesante da digerire per tutte le persone che, nonostante tutto, ancora amano la squadra rossonera.

Redazione, ForzaNocerina.it

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