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CIAMPINO, CECECCOTTO amaro: “qualcuno ha già mollato”

Volto tirato, un mix di rabbia e soprattutto di tanta delusione, si presenta così a microfoni e taccuini a fine gara il presidente del Ciampino Antonio Paolo Cececotto: “Volevo chiedere scusa a Tiziano Carnevali – esordisce il massimo dirigente dei romani – perché a 40 anni anche oggi ha dimostrato di tenere a questa squadra, a questa società e ai nostri colori. Per 90 minuti ho visto un calciatore con il carattere e la grinta di un ventenne. Lo 0-7 di oggi invece è la conferma che c’è qualcuno che ha già mollato – continua Ceccotto – è vero che dobbiamo essere realisti e guardare la classifica però si deve uscire dal campo sempre a testa alta. Invece continuo a vedere che la stessa grinta manca soprattutto ai più giovani, quelli ai quali abbiamo dato la grande possibilità di confrontarsi in un campionato importante come quello di serie D”. Ceccotti punta il dito soprattutto contro Turmalaj e Cassetti gli under nei quali il Ciampino credeva di più: “Saranno anche giovani ma non è possibile che dall’inizio dell’anno continuano a commettere sempre gli stessi errori. Mi dispiace molto perché su Turmalai puntavamo tanto e abbiamo rinunciato anche a qualcosa a dicembre. A questo punto, con rammarico, devo dire che forse era meglio pensare di più agli interessi della società che a quelli del ragazzo in quel frangente”. Una sconfitta che fa male, una retrocessione che ormai appare inevitabile e rischia di mettere in discussione il progetto Ciampino: “Questa squadra è frutto degli investimenti personali miei e di Alessandro Fortuna. Non ci sono alle spalle grandi imprenditori, non abbiamo aiuti dalle amministrazioni e non è giusto che i nostri sacrifici vengano mortificati in questo modo. Sono sei anni che investiamo, forse è arrivato il tempo di dire basta”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il capitano ed ex difensore della Nocerina Tiziano Carnevali: “Ringrazio il presidente per le belle parole – esordisce il centrale romano – mi lusingano ma allo stesso tempo mi fanno riflettere. Il calcio di una volta, quello fatto di sentimenti, di fame, di una maglia da onorare purtroppo non esiste più. Se io a 40 anni gioco ancora titolare e molti ragazzini con venti anni in meno di me fanno fatica c’è qualcosa che non va. E pensare che a differenza di quando ho iniziato io oggi è più facile giocare anche a livelli importanti ma probabilmente manca la voglia di sfondare. I ragazzi di oggi si sentono già arrivati senza sapere che se continuano con questo atteggiamento non vanno da nessuna parte”. Laconico il commento sulla partita: “Abbiamo commesso una serie interminabile di ingenuità, loro bravi a farci salire e a mettere il pallone alle spalle dei nostri difensori, noi non siamo stati mai capaci di opporre la minima resistenza o almeno provare a capire dove stavamo sbagliando. Non è certo questo il modo di ricambiare chi ogni giorno fa dei sacrifici enormi per tenere in vita il Ciampino”.

Carmine Apicella, ForzaNocerina.it

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