Nocerina, un pari e tanti rimpianti
Il verbo friulano di De Agostini opposto a quello rigorosamente nocerino di Pastore. Finisce 1-1. Ma di vero nel risultato c’è poco niente. Dominio netto rossonero, strepitosa la prova del portiere avversario. Squadra di casa nell’assetto e negli uomini delle ultime uscite vittoriose con Lucchese e Bellaria. Ospiti ancora col 4-3-3. Simili, prima del fischio d’inizio, per classifica e percorso. Ma diverse nel faccia a faccia. Solo la Nocerina nel primo tratto. Pochi minuti ed è giá gol. Polichetti mette un signor pallone, Babatunde fa velo, Palumbo mette dentro di piatto. Manovra locale da applausi. Sará un crescendo, infarcito di occasioni. Ancora Polichetti a metterla per bene, il colpo di testa di Iannini non è il massimo della vita. Undici minuti e Cavallaro chiama Calligaro, così si chiama il paratutto friulano, a mostrare i pugni. Ancora Calligaro, chiamato a metá tempo agli straordinari di una giornata agitata, opponendosi al colpo di testa di Babatunde. Lo stesso nigeriano assai pericoloso qualche istante dopo. Una leggerezza di Gaeta, al 29’, fa correre qualche brivido a Franzese, col rischio di autorete. Ultime battute della prima frazione di gioco. Gaeta per Cavallaro, nuovo momento esaltante di Calligaro. Ed ancora: azione Palumbo-Babatunde per avvicinare il due a zero, che sarebbe in veritá il premio minimo all’evidente superioritá mostrata dalla Nocerina nei confronti di una Sacilese apparsa in soggezione, mai in grado di poter reggere il confronto. E’ il contenuto visibile del primo tempo. Tutto verrá riportato nella logica del calcio che inganna al 22’ del secondo tempo. C’è una punizione per la Sacilese, non proprio chiara, la Nocerina protesta in campo e protesterá recriminando nel dopo-partita. Ed ecco il secondo protagonista friulano di giornata. Si incarica della battuta Favero. Nessuno conosce la sua storia di tiratore beffardo tra i dilettanti. E nessuno può sospettare la parabola che cava fuori dal cilindro per superare Franzese: roba da Serie A, roba magica alla Del Piero. Strameriti e devi ripartire dal pareggio, sperando di non trovare ancora sul percorso le parate di Calligaro e l’estro di Favero. Ci prova la Nocerina fino alla fine, portandosidietro il forte sospetto di rigore su Terracciano (sull’1-0 al 10’ della ripresa), che magari accentua un po’ la situazione ma la maglia sua si allarga vistosamente in area, Saia poteva concedere il rigore. Nulla muta però il destino di giornata. E’ semplice pareggio. Il tifo molosso apprezza parecchio ed applaude a lungo i padroni di casa. (e. v.)
La Città di Salerno (foto: Carmine Apicella)