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Longhi fa l’esame al S.Francesco Lo stadio non è tutto a norma

Il San Francesco non è in fuorigioco. L’ha lasciato intendere un esperto in moviole. L’ingegnere, ex arbitro internazionale, Carlo Longhi, ieri in sopralluogo all’impianto con l’importante qualifica di componente dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive (con lui l’architetto Vittorio Ansaldo Vaccari). Non in fuorigioco ma bisognoso di ulteriori interventi, essenzialmente di separazione di accessi, per ottenere la qualifica di stadio a norma, a deroga-proroga Maroni scaduta lo scorso 30 settembre. Un mese ulteriore di tempo concesso. Nel frattempo, ancora porte chiuse per i tifosi ospiti partendo, cioè continuando, da Nocerina-Itala San Marco, ma partita visibile alla gente di fede rossonera. Al sopralluogo presenti: il vice prefetto Cannizzaro, il dirigente del Commissariato di PS Monda; il sindaco Romano con l’assessore Alfano; i responsabili comunali Di Lauro, Canale e Cuomo; la Nocerina col patron Citarella ed i delegati alla sicurezza Iovino e Tamigi. Le prescrizioni: modificare parzialmente il prefiltraggio tra tifoserie all’imbocco di viale San Francesco, far entrare gli spettatori dei Distinti locali da un accesso della Curva Sud per evitare punti di contatto con i tifosi ospiti, aprire finalmente la Curva Nord (sará il nuovo settore Osptii), pronta da oltre 2 anni e diventata una sorta di chiesetta, se non cattedrale, nel deserto. In più ci sará da aumentare il numero di telecamere per la videosorveglianza. A tal proposito Longhi ha fatto notare che non era il caso di “espropriare” una parte della giá inadeguata tribuna stampa per ospitare la sala Gos. Meglio così.


Marco Mattiello, LA CITTA’

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