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Nocerina, un pari e tanti fischi

Qualcuno manca, qualcosa non torna. Pareggio sacrosanto. Nocerina in vantaggio grazie ad una prodezza di Cavallaro ma poi incapace di gestire il vantaggio e di rendersi ancora pericolosa, causa le pesanti defezioni in mediana (Giraldi e Serrapica) ed in avanti (Palumbo e Babatunde). Fattori che han consegnato la ripresa all’Itala San Marco, capace di colpire al momento giusto con la testa di Zubin. Nella Nocerina i numeri di maglia sono criptici, nell’Itala San Marco invisibili. Ma sorprese poco o niente. C’è Franzese tra i pali di casa mentre per l’attacco ospite c’è il rientro dalla squalifica del brasiliano Neto Pereira, anticipato sul più bello al 7′ dal rientro doc di Sannibale, il lancio è opera di Buonocunto, un ex.  Cavallaro, a botta sicura su azione di Gaeta e disimpegno errato: alto. Aspettare prego il 12′: botta rasoterra di De Rosa, palo, sfera a sinistra, capolavoro di destro di Cavallaro, alla Del Piero di una volta. Pavone scrive in tribuna, Cavallaro fa festa con la curva. Esce il brasiliano dell’Itala, toccato duro nell’azione Sannibale. Iella Zoratti, perde anche Aliberti, ambulanza e ospedale. Fiammate redditizie: la Nocerina di giornata è questa qua, direbbe Pastore, aggiungendo però il deficit della scarsissima aggressivitá in fascia centrale (caratteristiche e condizione per Iannini e Iovine ad amplificare la sensazione). Itala avanti al 36′: punizione Buonocunto, testa potenzialmente pericolosa di Zubin. Il passaggio al 4-4-2 è rifugio inconcludente per Zoratti nel tratto mancante del primo tempo. Quando si ricomincia, baricentro più alto. Bisogna evitare la sindrome dello schiacciamento. Pastore gioca Polichetti per De Rosa. Poca roba i tentativi di Moras. . Un assedio friulano di centrocampo, rotto dalla ripartenza di Iannini e dalla conclusione bassa di Cavallaro messa in angolo dal portiere. Occorrerebbe variare al centro ma mediani, cause assenze, non ve sono. Pastore si sgola con quel che resta, cercando di gonfiare le motivazioni di chi rimane a presidiare la zona nevralgica. Quando Iovine non ne può più, ecco adattare il mancino Guarro. Poi tutto vano. Sannibale fuori per infortunio, spazio in più per il colpo di testa di Zubin per l’1-1. Al 31′ Iannini scuote i riflessi di Tusini. Squadre lunghe e stanche nel finale. Un’occasione per parte, Roveretto e Aquino, illude sull’ulteriore cambiamento che non può esserci. Primi fischi d’autunno, è il saluto riservato alla Nocerina dagli spalti.


Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it (foto: Carmine Apicella)

 

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