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Il prossimo avversario: CARRARESE CALCIO 1908

BREVE STORIA

 

La Carrarese nasce nel 1908, e vanta oltre un secolo di storia nella quale, a differenza di quasi tutte le società della zona, non è mai stata costretta a cambiare denominazione per motivi extrasportivi. Il primo vero campo sportivo è stato La Fossa, denominato in seguito Fossa dei Leoni per la struttura dell’impianto e per il clima infuocato in cui si giocavano gli incontri. Dal 1955 si è trasferita allo Stadio dei Marmi, attuale impianto di gioco, che da pochi anni ha una doppia denominazione, in quanto oltre a quella classica è stao deciso di intitolarlo ai quattro giocatori carrarini che facevano parte della rosa della nazionale italiana di calcio medaglia d’oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936. Lo Fossa, intitolata ad Augusto Mungai, ha ospitato le gare casalinghe di molte squadre dal 1955 a oggi, anche di calcio femminile, e attualmente è la casa dell’Atletico Carrara, seconda squadra della città di Carrara, che milita nel campionato toscano di Seconda Categoria.

Nel secondo dopoguerra la Carrarese ha raggiunto il massimo livello della sua storia, conquistando la promozione in Serie B, dove rimase per due anni, fino alla retrocessione del 1948. Negli anni successivi ha vissuto tra i Campionati di Serie C e Serie D (che ha assunto diverse denominazioni), con qualche psporadica discesa nelle categorie inferiori. Nella stagione 1977/78 la Carrarese vinse il campionato di Serie D, e da allora, grazie anche all’introduzione della divisione dela Serie C in due categorie (C1 e C2, oggi Divisione 1 e Divisione 2), si è sempre mantenuta nei campionati professionistici.

Nella stagione 1981/82 ha conquistato la prima promozione in C1 sotto la guida di Corrado Orrico, l’anno successivo, con lo stesso tecnico in panchina, ha sfiorato la promozione in Serie B e ha vinto la Coppa Italia di Categoria. Nella stagione 1987/88, subito dopo la retrocessione in C2, è ritornata in C1, e la stessa cosa successe nella stagione 1991/92, sotto la guida di Luigi Simoni. Dal 1992/93 la Carrarese ha disputato undici campionati consecutivi di C1, nei quali non è mai riuscita a lottare veramente per la Serie B, nonostante abbia disputato qualche stagione comunque buona. L’ultimo anno di C1, 2002/03, avvenne a seguito di un ripsecaggio, dopo la sconfitta ai playout contro l’Arezzo, ma nella stessa stagione, la sconfitta ai playout contro il Varese, sancì la retrocessione dalla quale la Carrarese non è più riuscita a risollevarsi. Nei sei ani di C2 (ora Divisione 2) passati, a parte la stagione 2004/05 (settimo posto), la squadra marmifera ha sempre faticato per evitare la retrocessione, riuscendo a conquistare la salvezza ai playout per ben tre volte.

 

Nella storia della carrarese i giocatori più celebri sono stati Marco Cacciatori, Maurizio Braghin, Mario Faccenda, Marco Nappi, Alberigo Evani, e tra quelli ancora in attività Andrea Raggi, Simone Vergassola, Sergio Volpi. Roberto Colacone, Marcello Cottafava, Simone Cavalli. Sebbene sia dichiaratamente un grande tifoso della Carrarese, il più famoso dei calciatori carrarini, il portiere della Nazionale Gianluigi Buffon, non ha mai giocato nella Carrarese, neanche nel settore giovanile.

 

Tra gli allenatori più famosi, oltre a Corrado Orrico, che ha ricoperto più volte nell’arco di quasi cinquant’anni il ruolo di allenatore, ed è quello che senza dubbio ha ottenuto i risultati migliori, bisogna citare Marcello Lippi, Luigi Simoni e Silvio Baldini.

 

ROSA 2009/10

 

La Carrarese conta su una rosa molto giovane; escludendo il trentatreenne Luca Bonfanti, nessun giocatore supera i ventisei anni. Oltre a essere molto giovane la rosa è distribuita in modo poco omogeneo, e la carenza di giocatori nel reparto difensivo è la principale causa della poca solidità della retroguardia marmifera in queste prime giornate.

 

I portieri sono stati confermati dalla passata stagione, ma il titolare dell’anno passato e dell’inizio di stagione, Marco Dessena (fratello di Daniele Dessena, giocatore del Cagliari ed ex nazionale under 21), dopo un inizio di stagione non esaltante, è stato sostituito dal diciannovenne Michele Giarnera, forse superiore per reattività ma con diverse lacune legate alla scarsa esperienza e alla statura non elevatissima per il ruolo.

 

La difesa, reparto che ha brillato di meno fino a questo punto, ha il suo uomo più importante nel centrale Manuele Del Nero (anche in questo caso fratello di un giocatore di serie A ed ex nazionale under 21, vale a dire Simone Del Nero, attualmente giocatore della Lazio), carrarino, al quarto anno in azzurro. Accanto a Del Nero sono soltanto due i difensori di ruolo, ovvero Michele Russo e Alessandro Volpini, entrambi centrali, ma per necessità spesso schierati da esterni, provenienti dalla serie D. Per ovviare all’assenza di materiale umano vengono spesso schierati da difensori Vaira, anch’egli carrarino, di natura centrocampista, ma già dalla passata stagione arretrato a formare la coppia centrale con Del Nero, e Trabace, giunto in estate dal Borgomanero, che ha mostrato le cose migliori  giocando da ala sinistra, ma che spesso viene arretrato al ruolo di terzino sinistro.

 

I mediani in rosa, oltre a Vaira che ormai ha abbandonato il suo ruolo naturale, sono quattro: il più affidabile è Roberto Falivena, incontrista puro, dotato anche di un discreto spunto negli inserimenti; Michel Vincenzi e Francesco Camilli sono due giocatori con maggiori doti tecniche ma con meno continuità in fase di interdizione; tuttavia non possono essere considerati mediani di impostazione, anche se spesso viene chiesto loro di svolgere questo incarico; Olivier ‘Nsiabamfumu, abbreviato Fumu, unico staniero della squadra (francese), ha un passato ad alti livelli, dove però ha giocato poco, e, anche a causa di un infrotunio da cui si è ripreso recentemente, rappresenta ancora un oggetto misterioso, sebbene stia mettendo in luce buone qualità in entrambe le fasi.

 

Nei ruoli di trequartisti e ali la Carrarese basa la quasi totalità del proprio potenziale. Il già citato Bonfanti, capitano della Carrarese, al secondo anno in azzurro, sta faticando a trovare la condizione, e spesso le sue qualità di ala e trequartista da categorie superiori vengono sfruttate soltanto per la fase finale degli incontri. L’uomo più determinante è senza dubbio il ventenne Mirko Bigazzi, ala sia sinistra che destra, che dispone di ottime capacità di saltare l’uomo e facilità di tiro; ha inoltre una grande attitudine nel calciare i rigori (quattro su quattro quest’anno, sette su sette se si contano la passata stagione e la Coppa Italia). L’altro gioiellino della squadra è Davide Bariti, diciottenne cresciuto nelle giovanili, dotato di una rapidità impressionante; diverse squadre di A e B l’hanno cercato in estate, ha vinto la Triestina, che però lo ha lasciato un’altra stagione a formarsi sotto le Apuane, e lo schiererà dal prossimo campionato. Giuseppe Torromino è un trequartista che sta rientrando da un’infortunio, dispone di discreta tecnica e forza fisica; Gabriele Doretti, carrarino ventenne cresciuto nelle giovanili, si adatta a tutti i ruoli tra centrocampo e attacco, ma preferisce giocare da esterno d’attacco: la duttilità e la completezza sono comunque la sue caratteristiche migliori.

 

In attacco la Carrarese si affida a Jonathan Granito, giocatore con grande esperienza in categoria, che garantisce un rendimento costante, Andrea Ferretti, attaccante completo, reduce da un’ottima annata in serie D alla Biellese (19 reti), terminata però anzitempo per uno scontro di gioco che gli ha causato un periodo di coma, e che poteva avere conseguenze peggiori: il giocatore sta comunque trovando la condizione migliore; Marco Guidone è l’attaccante con più presenza fisica, è reduce da una fortunata esperienza nel Vervier, nella serie C belga, e dopo un avivo difficile sta trovando spazio, e contro la Colligiana ha trovato anche il primo gol.


redazione LaCarrareseSiamoNoi.net

 

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