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Nocerina, arriva Cannella

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Non avrá una carica. Non l’ha cercata. Estenderá il suo apporto, fin qui da consulente. Si occuperá di far crescere il progetto, di renderlo adeguato agli sforzi della proprietá, del mercato, della ” tutela ” dell’allenatore che lui ha consigliato per la successione a Pastore. Un martedì con Peppe Cannella in primo piano. Parla con la squadra e con quel Pasquale Padalino che conosce alla perfezione (fu lui a portarlo a Verona battezzandolo vice di Ventura, ruolo adesso ricoperto da un altro suo pupillo, ovvero Salvatore Sullo). Poi bordo campo assieme a Giovanni e Christian Citarella, al diesse Guglielmo Accardi, ai dirigenti Federico Marrazzo e Franco Tamigi. Quindi le parole rilasciate: ” Giovanni lo conosco da una vita, è un fratello minore. Mi ha chiesto un aiuto in più. Le etichette non mi interessano, lo faccio per lui e per la piazza calcistica che rappresenta la mia cittá”. C’è l’amicizia “storica”, risale a quando cominciò a lavorare per l’azienda del padre di Giovanni. All’epoca partiva da zero. Come in seguito è partito da zero nel calcio riuscendo a salire gradini. Ma c’è ell’altro: ” In questo momento storico, trovare una proprietá del genere, che paga tutto e tutti, è una fortuna – afferma con convinzione – lo dico io che negli ultimi anni ho vissuto realtá di B ridotte ai minimi termini. Qui si può lavorare in prospettiva”. Qualcosa era nell’aria a Salerno (l’aveva cercato Murolo). Ha preferito aspettare, guardarsi partite in compagnia di Angelo Gregucci. Ora la Nocerina gli chiede qualcosa in più rispetto alla mano estiva. E’ la sua terza volta, la prima in un contesto delineato. Nell’87 era diesse debuttante con Orsini e Montefusco. Nel ’98 per qualche mese lavorò con Gambardella. Cose lontane e diverse. Padalino con il lavoro sul campo, assieme al gruppo, e Cannella fuori dal campo, sempre in presenza di Accardi e delle altre figure dirigenziali: è la scelta di Citarella. Ha superato i 50, toglie e mette un paio di occhiali. Il pensiero calcistico di Cannella però è fluido, senza etá: “Ogni situazione è migliorabile, giorno dopo giorno. Quando una societá dá tanto, deve ricevere in cambio quel che dá”. Cannella in primo piano, al punto da far passare per una volta in secondo piano, o primo piano bis, Eduardo Chiacchio. L’avvocato ha preso atto dell’incartamento della Giacomense, quello presentato al Coni per opporsi alla sentenza a tavolino di un mese fa, favorevole alla Nocerina. Si tratta solo di un tentativo emiliano disperato, passante per stanze extra rispetto ai gradi standard di giustizia sportiva.


Marco Mattiello, LA CITTA’

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