Padalino: «Meglio non cambiare»
Dalle tre alle sei, tutto molto intenso. Ma Pasquale Padalino e chiaro: “Non e il caso di meravigliarsi, lo considero un programma normale da primo giorno di lavoro. Situazioni difensive, situazioni offensive, raggruppamento”. Cosi in sala stampa, dopo la maxi – seduta in collaborazione col vice Vito Laudani (piu grande di lui, ex candidato a Legnano per l’Italia dei Valori, conosciuto a Milano ai tempi del tirocinio da allenatore di base) ed il preparatore Paolo Fiore (tante esperienze a livello di realtà dilettantistiche pugliesi). Il nuovo corso? Piu Ventura che Zeman a livello tattico imminente. Ecco perchè: “Piu Ventura perchè non ho intenzione in questa fase di stravolgere. E’ chiaro che pur restando con lo stesso modulo di gioco ci saranno variazioni. Voglio verificare, ad esempio, se davvero manca un equilibrio e se la squadra si divide in tronconi. Tutti debbono partecipare alla fase offensiva e tutti debbono partecipare a quella difensiva”.
Si proseguira col 4-4-2 ma c’e voglia, molto distanziata nel tempo, di percorrere una strada che si chiama 3-4-3: “Da calciatore l’ho fatto con Malesani e Ranieri, applicato bene il 3-4-3 porta vantaggi notevoli. Un passo alla volta, adesso e presto per pensare a rivoluzioni”. Leggenda popolare di queste ore a Nocera narra di una prima richiesta formulata dalla Nocerina niente meno che a Zeman, che poi avrebbe contribuito ad indicare il pupillo Padalino (cercato gia da Foggia e Monopoli): “Di quel gruppo foggiano mi han chiamato Mancini e Rambaudi – afferma il tecnico pugliese – io ho detto di si al presidente CitarelIa, che mi ha dato bei quattrini. Scherzo, ho detto di si perchè Citarella mi ha parlato di una societa che ha voglia di crescere e di migliorarsi anno dopo anno. E’ la mia stessa voglia. Ho smesso di lavorare con mister Ventura per questa ragione. Prendermi le mie responsabilità, evitare di diventare un secondo a vita, con tutto il rispetto per la possibile A accanto al mister”. Non ci sara Ferrarese, che ha firmato ieri sera per 10 Spezia. Padalino, pur apprezzandolo e conoscendolo, non ne fa un dramma: “Claudio è bravo ma adesso pensiamo a noi ed a quel che abbiamo”. E nella Nocerina, da esterno alto, c’e un altro Claudio di talento, magari solo da disciplinare. Si chiama De Rosa. Se Padalino riuscisse a trovargli una dimensione definitiva, non ci sarebbe bisogno di guardare al mercato. Mentre per altro c’e di sicuro la volonta di intervenire tra dicembre e gennaio, scegliendo Ie soluzioni piu adatte.
Lorenzo Orefice; ForzaNocerina.it