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Nocerina, il tandem della felicitá

Uno è partito dal basso, pian piano si è ritrovato in alto. Mentre l’altro ha conosciuto l’alto fin dalle prime battute. Assieme, contro il Gubbio, nella sera di una vittoria acciuffata in extremis, hanno finalmente composto la coppia che il centrocampo cercava da sempre: la coppia dell’equilibrio, unendo forma e sostanza, voglia di andare avanti e necessitá di coprire. Gaetano Iannini, appariscente in tutto e per tutto: testa rasata, esultanza particolare dopo il gol. Giovanni Serrapica, uno che si nota per le cose essenziali, specialmente per il modo di stare in campo. Sta di fatto che la Nocerina, per la prima volta contro una grande del girone, non è sbandata in zona nevralgica, riuscendo a brillare sia in fase di possesso sia in fase di non possesso. Sotto con le storie. Apre Iannini, ventisei anni compiuti a luglio. Napoletano, una sorta di Zidane della D per il modo di stare in campo e per la voglia di proporsi in fase di finalizzazione. Tanta gavetta tra i dilettanti: Real Marcianise, Cassino ed un bel po’ di Sardegna con Villacidrese, Calangianus e Atletico Calcio. Ma lui la Sardegna non la prende come una punizione. Anzi sfrutta tante punizioni, battute direttamente e servitegli da compagni a centro-area, per accompagnare il bigliettino da visita del valido centrocampista col necessario corredo realizzativo. Poi Bitonto, rampa di lancio nell’anno di un campionato stranamente perso. Giá lì lo nota e segue la Nocerina con Marrazzo, Accardi e Ussia. Ma il mercato, e altre scelte rossonere rivelatesi poi poca cosa, lo porta al Gela per il primo anno, soddisfacente, tra i “pro”. L’estate scorsa finalmente Nocerina, con biennale. Non è stato il massimo per rendimento, a causa delle caratteristiche sue e di quelli degli altri centrocampisti. Leader fuori dal campo, col grado di vice-capitano, ma spesso in difficoltá nel tenere le distanze in campo, nell’eseguire consegne. Però la fiducia, pur in presenza di altre soluzioni, l’ha sempre avuta. Il gol in extremis dell’altra sera è diventato urlo da liberazione. Iannini bene, molto bene. Forse è merito pure dalla riapparizione al suo fianco di Serrapica, il metodista di Pompei di anni 29. Lui la carriera l’ha cominciata da ragazzino al Parma, arrivando alle porte della prima squadra. Poi tanto calcio su al nord: Prato, Albinoleffe esordendo in B, Sassuolo e Pro Vercelli. Torna dalle parti di casa e vince subito un campionato, in C2 con la Paganese. Il resto è Pizzighettone, breve apparizione alla Neapolis e Nocerina a partire da dicembre 2009. La cavalcata vincente coi playoff, l’avventura di quest’anno, interrotta in autunno a causa di un infortunio. La Nocerina prende Camorani, aggiungendolo a Iannini e Giraldi. Non c’è posto per lui ? Solo all’apparenza. Il posto per uno come lui c’è sempre. Chiamatelo Mister Equilibrio, etichetta adattissima in campo e fuori. Iannini e Serrapica, la coppia che tutto compensa: sembra la soluzione ideale per chiudere il campionato, l’ha detto il campo.

fonte: Marco Mattiello, La Città (FOTO: CARMINE APICELLA)

 

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