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Una Domenica in Bianco e Nero

NOCERA INFERIORE. E’ stata la domenica degli esordi, quello casalingo della Nocerina, e quello nazionale della Tessera del Tifoso. Si è scritto e detto tanto su questa tessera, pro e contro, estimatori e profondi contestatori. Ogni parte ha le sue ragioni, e probabilmente i suoi torti. La mia curiosità però mi ha portato oltre la discussione in se, io volevo vedere come sarebbe stato lo stadio del futuro, lo stadio della tessera del tifoso. Senza essere prevenuto ne in un senso ne nell’altro sono entrato, settore distinti, lontano dalla tribuna stampa, in mezzo alla gente. Il colpo d’occhio era quasi quello dei tempi belli, degli anni ottanta o dell’inizio degli anni novanta per intenderci, mancava qualcosa però. Le voci erano poche ed i colori ancor meno. A metà partita ho chiesto ad un tifoso accanto a me cosa ne pensasse dello stadio e dell’atmosfera, “sembra una partita in bianco e nero” mi ha risposto. Da buon curioso non mi sono fermato alla prima opinione, la successiva però non ha mutato di molto lo scenario, “E’ un po’ strano, alle volte si sente la voce dell’arbitro o dei calciatori, di solito capita agli allenamenti”.

 

La squadra non gioca bene, è un po’ in difficoltà, il pubblico fa quello che può ma manca qualcosa, e allora mi chiedo, se questa è Nocerina Cavese, cosa succederà per partite di minor richiamo come Nocerina Foligno o Nocerina Viareggio, e quando farà freddo? E quando pioverà?

 

Si avvicina la fine della partita, dalla curva si muove qualcosa, parte qualche coro, sono troppo distante per capire da chi o come è partito. Nel finale c’è anche il coro contro la tessera, mancava poco, forse era meglio incitare la squadra, ma per gli ultras è un punto importante, ne va della loro esistenza, quindi si può capire.

 

Appena dopo il fischio finale chiedo altri pareri, “Alla fine è come se mancasse un pezzo, forse non è il pezzo più importante, il calcio è sempre lo stesso, ma c’è questa sensazione strana”, “Da giovane sono stato in curva, è comunque un’esperienza formativa, adesso diventa un settore come gli altri”, e via così.

 

Esco dallo stadio con le idee ancora non chiarissime, una risposta precisa sull’utilità della tessera la si potrà avere solo tra qualche mese, mi restano solo due dubbi. Il primo è semplice, se comunque ci saranno degli incidenti che succederà? Il secondo è un po’ più profondo, e se invece gli incidenti scompariranno non si sarà pagato un prezzo troppo alto?

 

Alle volte mi capita di canticchiare i cori della Nocerina, per strada o in casa mentre lavoro, un bambino che ora si avvicina alla Nocerina cosa canterà tra dieci anni? Speriamo bene.


Fabio Pagano, ForzaNocerina.it

 

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