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Una poesia per Salvatore Rea

Sembrava ieri ma sono già passati due anni; due lunghi anni dalla morte di Salvatore Rea, stroncato da una brutta malattia. Chi non lo ricorda sulla sua carrozzina motorizzata girare per le strade di Nocera? Aveva sempre tanto affetto attorno a lui: una parola per tutti, un sorriso per gli amici, una grandissima voglia di vivere, di essere utile per la sua famiglia.

Al primo posto tra le sue passioni c’era senza ombra di dubbio la Nocerina. Ogni domenica pomeriggio, quando i suoi molossi giocavano al san Francesco lui era pronto, con tanto di maglietta e sciarpetta per non far mancare il suo apporto. Da Gigi Del Neri a Lorenzo Battaglia: le emozioni non gli sono mancate, anche se negli ultimi anni era un po’ triste perché la sua squadra annaspava in categorie che non le competevano. Ora che lui non c’è più i rossoneri volano. Lui sarebbe stato lì, in prima fila ad ammirare il gioco perfetto di Auteri, i gol di Castaldo, Negro e Catania e le tante vittorie. Il san Francesco è di nuovo dipinto di rossonero, come piaceva a lui; era il suo motivo di orgoglio e non lo nascondeva a nessuno. La grande vittoria di ieri su Zeman, forse, è stata la più bella partita dell’intera stagione. Probabilmente gli undici rossoneri, inconsciamente, sapevano di dover dedicare una poesia a un giocane tifoso che li guarda sempre dall’alto ed è sempre vicino alla maglia rossonera, nei momenti belli e in quelli brutti. Ciao Salvatore. Non ti dimenticheremo mai.

Valerio D’Amico, ForzaNocerina.it (foto Carmine Apicella)

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