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“Il Ballo dei debuttanti”: Giuseppe Scienza

Terzo appuntamento con “Il Ballo dei debuttanti” alla scoperta dei tecnici alla prima esperienza in serie B. Oggi è la volta di Giuseppe Scienza, reduce dalla salvezza conquistata a Viareggio in Prima Divisione.

 

Il Brescia appena retrocesso dalla serie A ha affidato la propria panchina a Giuseppe Scienza, giovane tecnico esordiente in categoria con un discreto passato da calciatore alle spalle. Scienza è reduce dalla buona stagione di Viareggio in Prima Divisione, dove con una squadra composta esclusivamente da giovani è riuscito a conquistare la salvezza ai play-out contro il più blasonato Cosenza. Il quarantacinquenne tecnico piemontese raccoglie l’eredità di Iachini e ha come principale obiettivo quello di ridare slancio ad una piazza da sempre abituata a palcoscenici importanti. Dopo aver chiuso la carriera da centrocampista (117 presenze in A e 211 in B negli anni 90 con le maglie di Reggiana, Torino, Piacenza e Cesena) con la maglia della Pro Patria in C2 al termine della stagione 2001/02, Scienza entra a far parte dei quadri dirigenziali della formazione bustocca come responsabile del settore giovanile per poi passare alla panchina nel 2003 per guidare la formazione Berretti. Da qui inizia una lunga esperienza su panchine di formazioni giovanili, anni durante i quali Scienza affina le proprie capacità di gestore di giovani talenti. Dopo un trienno a Busto Arsizio passa al Novara nel 2005, dove per due anni guida la compagine Berretti. In questo periodo viene notato dai responsabili del settore giovanile del Torino, che nell’estate 2007 gli affidano la guida della formazione Primavera. Sono anni difficili per i granata ed anche il settore giovanile è ben lontano dai livelli di un tempo. Il primo campionato si conclude con un sesto posto e la mancata qualificazione alle fasi finali, risultato bissato nella stagione successiva, causa soprattutto la mancanza di veri giovani di talento. Scienza si fa però apprezzare per la buona organizzazione tattica delle sue squadre, che adottano un 4-4-2 con esterni di centrocampo molto offensivi. Nell’estate 2009, chiusa la parentesi granata, arriva la prima esperienza nel calcio dei grandi: l’occasione arriva dal Legnano appena retrocesso in Seconda Divisione. Pur dovendo fare i conti con una società in gravi difficoltà economiche, Scienza riesce sin da subito a raccogliere ottimi risultati, schierando i lilla con un 4-4-2 a volte sostituito dal 4-3-3, sempre con matrice spregiudicata. A fine campionato, nonostante i due punti di penalizzazione per i mancati pagamenti, il Legnano conquista la qualificazione ai play-off, perdendo la finale contro lo Spezia. Un mese dopo arriva però l’inevitabile esclusione dal campionato e per Scienza si aprono le porte della Prima Divisione. Arriva infatti la chiamata del Viareggio, reduce da una salvezza play-out. I toscani, inseriti nel girone B, reclutano giovani da diverse formazioni Primavera italiane, stringendo in particolare una sinergia con la Juventus, e decidono di affidarne la guida al tecnico piemontese. L’inizio di campionato è confortante, con Scienza che alterna diversi moduli, ma restando sempre fedele alla difesa a 4 e ad un gioco sbarazzino e redditizio. Le difficoltà arrivano all’inizio del girone di ritorno, in corrispondenza del mercato invernale ed il conseguente rafforzamento delle altre concorrenti alla salvezza. Tra mille difficoltà, e dopo una lunga serie di partite senza vittorie, i bianconeri riescono ad evitare la retrocessione diretta terminando la stagione in penultima posizione, giocandosi la salvezza ai play-out contro il Cosenza. La permanenza in categoria viene ipotecata nella gara d’andata con una pesante vittoria per 3-1 in casa, vittoria replicata al ritorno per 1-0. Si tratta di un vero e proprio miracolo, vista la giovanissima età della rosa a disposizione, e per Scienza iniziano a fioccare le offerte dalla cadetteria. Dopo gli interessamenti di Grosseto e Reggina, la scelta cade sul Brescia. I lombardi hanno perso molti dei calciatori più rappresentativi ma possono ancora contare su un organico di grande livello per la B: per Scienza potrebbe essere l’occasione per scalare un altro gradino nella gerarchia del calcio.

 

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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