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“L’alfabeto della B”: Reggina e Sampdoria

Torna “L’alfabeto della B” e lo fa passando in rassegna due sicure protagoniste del prossimo campionato cadetto. Si tratta della giovane e ambiziosa Reggina affidata a Roberto Breda e della Sampdoria, desiderosa di tornare in A dopo la beffarda retrocessione della scorsa stagione.

 

Reggina: Parte una nuova stagione in casa amaranto alla ricerca del definitivo salto di qualità per ambire al ritorno alla massima serie.

La società calabrese continua nella filosofia iniziata l’anno scorso nella composizione della rosa e dello staff legato alla prima squadra. L’istrionico patron Foti dopo la scelta di Atzori della passata stagione, con risultati finali comunque positivi rispetto alle credenziali di inizio campionato, affida la guida tecnica della squadra a Roberto Breda; si continua, ad investire su un profilo di allenatore giovane, ambizioso, con la filosofia di un calcio offensivo ma accorto, e soprattutto con la caratteristica di essere un punto di riferimento costante per il gruppo anche sotto l’aspetto umano.

La rosa della squadra è composta da un mix di giovani in rampa di lancio e uomini di esperienza nei punti cardine, con evidenza la riconferma di gran parte della rosa dell’anno scorso.

Tra i pali Breda può contare sul rodato Puggioni affiancato dall’ungherese Kovacsik, mentre la linea difensiva è composta dai confermati Cosenza, Giosa, Castiglia e Colombo.

Anche a centrocampo sono state numerose le conferme. Sono rimasti, infatti, nell’ordine Nicolas Viola, Rizzato, Antonino Barillà, l’eclettico Missiroli, cui si sono aggiunti le scommesse De Rose e Khoris, più quel Lorand Szatmari che Breda ha portato con sé direttamente da Salerno e su cui l’allenatore punta ad occhi chiusi.

E’ comunque l’attacco il fiore all’occhiello della squadra amaranto; è in questo reparto che la Reggina si gioca tutte le sue possibilità di inserimento nella lotta per il ritorno in serie A; la truppa degli avanti è guidata dall’esperto capitano Bonazzoli, che ha toccato l’anno scorso numeri che non raggiungeva da molti anni siglando ben 17 goal, Alessio Viola che, di ritorno dall’infelice prestito di Benevento, ha fatto sfracelli nella seconda parte della passata stagione, il confermato, a fronte di numerose offerte di altri club, Ceravolo e Campanacci, riscattato dal Giulianova dopo le buone cose mostrate nello scorso campionato. A questi si aggiungono Ragusa, pupillo di mr. Breda e Ousmane Sy, che cerca la definitiva consacrazione.

Una mano importante la darà sicuramente il Granillo, il fattore campo per la Reggina è stato storicamente un valore aggiunto, che quest’anno potrebbe aiutare i ragazzi di Breda a trovare presto i meccanismi giusti per potersi proporre all’accesa lotta play off.  

 

Sampdoria: Per molti rappresenta la squadra favorita alla vittoria finale del campionato, certo è che la Sampdoria si candida ad essere l’ammazza campionato, grazie ad una rosa che rappresenta una vera e propria corazzata per la categoria.

Reduce dall’inopinata retrocessione dello scorso campionato, il presidente Garrone è riuscito a confermare buona parte dei calciatori della rosa, che non aspettano altro che “scusarsi” col caloroso pubblico di Marassi, restituendo loro la naturale collocazione in serie A. Partendo da capitan Palombo che, seppur richiesto da squadre della massima serie anche di livello medio alto, ha giurato amore eterno ai colori blucerchiati insieme ad altri senatori del gruppo.

La banda sampdoriana è stata affidata alla guida di Gianluca Atzori che è alla sua prima grande occasione della carriera di allenatore. Vincere non è mai facile e dunque l’allenatore ex Reggina è chiamato alla gestione di un gruppo che ha come unico rischio quello di sentirsi destinato a “dover vincere” e che potrebbe patire le attese naturali dei media, genovesi e non.

Passando alla rosa della squadra fanno parte di essa, tra gli altri, gli estremi difensori Da Costa e Fiorillo, i difensori Gastaldello, Volta e Accardi.

A centrocampo, oltre il già citato Palombo, vi sono i vari Castellini, Dessena, Koman, Poli, Sammarco, Semioli e Tissone.

Tutti nomi che davvero fanno pensare ad una Samp solo di passaggio in serie cadetta, alcuni dei quali con numerose presenze nelle varie Nazionali (giovanili e maggiori) e addirittura ancora nel giro delle stesse.

Ma passando all’attacco si può giudicare l’organico addirittura “esagerato” per la serie di appartenenza; vi si trovano infatti i confermati Nicola Pozzi e Massimo Maccarone, affiancati dal capocannoniere della serie B della stagione passata Federico Piovaccari e quel Cristian Bertani che l’anno scorso è stato decisivo per la promozione in serie A del Novara.

Un organico che non lascia intravedere punti deboli o difficoltà, agli uomini di grande livello si può aggiungere la passione di un pubblico che non aspetta altro che essere riconquistato a suon di vittorie per tornare ad esprimere la sua naturale e sempre presente passione.

 

Ciro Eboli, ForzaNocerina.it

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