Gigi Castaldo, la rivincita dell’ariete di Giugliano
Quando Gigi Castaldo da Giugliano mise piede per la prima volta al “san Francesco” tutti lo definivano una prima punta atipica, un attaccante bravissimo a tenere palla e a far salire la squadra, un po’ meno preciso in zona gol. E’ bastato un anno di fatiche agli ordini di mister Auteri, per far ricredere anche i più scettici. Le lunghe leve su quel fisico da corazziere, sono diventate l’arma in più dell’attaccante rossonero, imprescindibile nel 3-4-3 del tecnico di Floridia. Il campionato trionfale dello scorso anno è stato, probabilmente, quello della definitiva consacrazione. Con il suo bottino personale di dieci goal Castaldo ha contribuito, e non poco, alla scalata dei molossi alla serie B e alla conquista della Supercoppa di Lega. La conferma è giunta puntuale in quest’inizio di stagione. Una sorta di rivincita per lui, due reti in tre partite rappresentano un ottimo biglietto da visita per l’ingresso in una categoria che Castaldo in precedenza aveva solo sfiorato (due sole presenze con l’Ancona nel 200-2001). Due marcature completamente diverse tra loro, che danno l’idea di un attaccante completo e dal repertorio davvero molto ampio. La prima, quella del momentaneo vantaggio contro il Brescia, è il guizzo classico del predatore d’area di rigore, pronto a spingere in rete ogni pallone vagante. La seconda, quella con il Livorno, è un capolavoro di coordinazione e precisione. Una rete che può mettere a segno solo un grande attaccante. Un gesto tecnico che ricorda, con le dovute proporzioni, quello di Francesco Totti contro la Sampdoria. E se l’appetito vien mangiando, come racconta un vecchio adagio, prepariamoci a vivere una stagione ricca di soddisfazioni, con un protagonista su tutti: Gigi Castaldo da Giugliano.
Valerio D’Amico, ForzaNocerina.it