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Nocerina-Torino, quando il tifo non conosce confini

E’ bastato un buon piatto di pasta e patate condito con dell’ottimo vino locale per mettere tutti d’amore e d’accordo, e così per qualche ora tifosi granata e rossoneri sono diventati un’unica grande famiglia. Teatro dell’evento la casa di Sandro Natale, quarantaseienne tifosissimo della Nocerina e tra i fondatori dei mitici Mastiff’s Supporters, che ha ospitato una delegazione di tifosi del Toro capitanati dal nocerino Massimo Giuliani uno dei capi indiscussi della famosa Curva Maratona, alcuni fuori sede molossi, Andrea Monaco dal Trentino e Tommaso Capasso dalla Brianza quelli con più chilometri sulle spalle, e gli amici di sempre, quelli, quelli delle trasferte da raccontare mille e mille volte, della partita che non dimenticherai mai più, quelli che con lui dividono l’amore viscerale per la Nocerina.  Una convention di “attempati” tifosi con prole e consorti al seguito, che tra una prelibatezza culinaria e l’altra, ricordando i bei tempi che furono, hanno ingannato piacevolmente il tempo in attesa del fischio d’inizio di Nocerina-Torino.  Un modo diverso di fare il tifo per la propria squadra del cuore, un tifo pulito a volte goliardico che nulla ha a che fare con le brutte storie che spesso si ascoltano in giro. Non è una novità la sosta a casa Natale, lo scorso anno è diventata tappa fissa di tutte le partite casalinghe dei molossi e visto com’è andata poi a finire e il successo riscosso dal primo incontro di quest’anno, non è da escludere che ritorni ad essere una piacevole abitudine. Giuliani, commosso per l’accoglienza ricevuta, è stato anche omaggiato del libro Rosso e Nero, che racconta la storia centenaria dei molossi, e di una sciarpa della Nocerina dal tifoso Roberto Citarella, prima dello partenza per lo stadio San Francesco. Anche qui gli attestati di stima tra le due tifoserie si sono sprecati. I due striscioni apparsi nei distinti “oggi un pezzo di storia del calcio entra nel nostro San Francesco” e “E. Erbstein 1929-1930 nella vostra leggenda la nostra storia”, rendono superfluo qualsiasi commento. Al termine della gara è ritornata ancora protagonista casa Natale per gli immancabili commenti su quanto era accaduto poco prima al San Francesco. Tra una chiacchiera, uno sfottò e qualche coro è arrivato il momento di salutarsi. Stanca ma felice l’allegra compagnia si è data appuntamento per la gara di ritorno.

 

 

Lorenzo Orefice, Forzanocerina.it

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