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Dalla crisi si esce tutti insieme, le critiche sono inutili

Dopo una sconfitta come quella patita a Gubbio è decisamente difficile mantenere il distacco necessario per fare un’analisi obiettiva dei fatti. Nove gare di campionato, nove partite di una Serie B che mancava da 33 anni, non sono andate bene come si sperava. Nemmeno malissimo, però ci sono alcune riflessioni da fare.

In sede di previsioni scrivemmo che la Nocerina si era caricata sulle spalle tutta una serie di variabili che in quanto tali potevano dare esito positivo o negativo. Una squadra di esordienti totali, non tutti si sono dimostrati adatti alla categoria. Una campagna acquisti che fatti salvi Plasmati e Del Prete, è stata condotta all’insegna dei giovani da lanciare, non tutti si sono dimostrati all’altezza per ora.

Fatte queste due doverose premesse si possono analizzare queste prime nove partite. La Nocerina ha subito una serie di infortuni incredibile, probabilmente la dea bendata si è ricordata di noi dopo un anno che, Filosa a parte, non aveva dato grandi problemi ai ragazzi di Auteri. I tanti infortuni hanno costretto Auteri ad improvvisare titolari alcuni calciatori che il tecnico siciliano non considera tali oppure che aveva in mente di lanciare con più calma.

Quelli che ci hanno portato in serie B sono encomiabili. Tutti dal primo all’ultimo danno l’anima quando scendono in campo, ed in questo si vede la mano dell’allenatore e la coesione tra mister e spogliatoio. Questo non basta in Serie B. La squadra, quando cala di ritmo, sbanda paurosamente, la fase difensiva accusa degli errori che vengono puntualmente puniti a questo livello di gioco e questo è un guaio per una squadra che è geneticamente impostata per condurre il gioco e non per difendersi.

La forza della Nocerina è sempre stata il collettivo, se il ritmo cala ci troviamo spesso in situazioni di uno contro uno e la differenza di esperienza e di tasso tecnico viene fuori.

Questi sono i problemi noti a tutti, staff tecnico, società e tifosi. Avevamo un grosso vantaggio, in termini di tempo, e lo abbiamo colpevolmente sprecato, un errore gravissimo. Ripeterlo in sede di mercato di riparazione vorrebbe dire essere autolesionisti. Fino ad allora non ha senso mettere pressione su questa squadra, bisogna incitarli sempre ogni domenica. Non è tutto da buttare con un pizzico di fortuna e di concentrazione in più i punti in classifica arriveranno. Due annotazioni prima di concludere.

A Nocera da sempre c’è uno sport da bar, i calciatori che non giocano sono migliori di quelli che vanno in campo. Noi una risposta a questo annoso quesito non sappiamo darla, facciamo un altro mestiere. Ci fidiamo ciecamente della formazione che mette in campo Gaetano Auteri, gioca chi merita e chi è più in forma.

Seconda annotazione. Un motivetto coniato dalla squadra non più tardi di qualche mese fa recitava: “Questa è la Nocerina di Gaetano Auteri …”, una verità sacrosanta. Le speranze di fare bene in cadetteria iniziano e finiscono con il tecnico di Floridia, non ripetiamo gli errori commessi 33 anni fa. Riempiamo il San Francesco ed aiutiamo la Nocerina a battere il Modena, per il resto ci sarà tempo.


Fabio Pagano, ForzaNocerina.it

 

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