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Brescia, Jonathas: ”domenica servirà sacrificio e cattiveria”

BRESCIA – Jonathas Cristian de Jesus Maurício, per tutti solo ‘Jonathas‘. O, come lo chiamano i compagni, ‘Jonny‘. Sorriso pieno contagioso, qualche parola in italiano in più aggiunta al personale lessico parlato, parecchie in più quelle ormai recepite, soprattutto in campo. Quel campo che gli manca dal primo minuto dal 10 dicembre scorso, giorno dell’ultimo Brescia targato Scienza, quello sconfitto 1-3 a Mompiano dal Bari. E il temporaneo pari fu proprio del brasiliano che si procurò e realizzò il penalty dell’ultima illusione biancazzurra: “Sì, entrare in campo dall’inizio mi manca tanto – afferma l’attaccante che a Vicenza ha riassaporato il gusto della partita sostituendo al 13′ della ripresa Feczesin – Stare fuori e difficile: io vorrei sempre essere dentro e fare sempre gol”.    

Raiola. “Gli ho detto di lasciarmi a lavorare qui, di farmi finire bene. Perché qui mi trovo bene, non come in Olanda. Lì (all’A.Z., ndr) non sono stato trattato bene ed è stato brutto, anche per mia mamma (è mancata in quel periodo). A Brescia, invece, tutti mi hanno accolto benissimo, dalla società, ai compagni, ai tifosi. Vedremo: se ci sarà un’altra squadra ok, sennò restare qui non è assolutamente un problema…”.  

Compagni. “La squadra s’è ripresa alla grande: non prendiamo gol e questo è importante e in più ne facciamo, tanto che i compagni mi hanno detto ‘Jonny, (e ride) stai pure fuori, va….’. Ma la verità è che si perde tutti insieme e si vince tutti insieme”.  

Gol. “Domenica servirà sacrificio e cattiveria. Chi gioca, avrà una responsabilità in più. Adesso sto bene, spero di essere al top per la partita. E poi c’è il gol che qui in Italia è tutto. Prendete Feczesin: ha sempre fatto un gran lavoro, ma se non fa gol, non conta. Da voi, magari non fai molto, ma se segni sei un fenomeno. In Brasile è diverso, il gioco di un’attaccante per la squadra è molto considerato anche se non fai gol. Ma comunque, fare gol per me è importantissimo; quando non ci riesco, dopo sono triste”.   Roggia. “Mino (Raiola, ndr) mi ha parlato di lui e mi ha detto che è forte. Io personalmente, c’ho parlato una volta sola, ma chi gioca nell’Internacional de Porto Alegre è una garanzia”.  

Partner. “Giocare con uno come El Kaddouri mi fa star bene, ha qualità enormi. Un po’ come Juan Antonio, che sento tutti i giorni: dice che sta bene e che si trova bene a Genova. Spero vada sempre alla grande. Tranne quando giocherà contro di noi…”.  

Balletto. “Sì, ne ho preparato uno nuovo in caso di gol. Ma prima, è meglio pensare a farlo il gol…”.


Fabrizio Zanolini, www.bresciaingol.com

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