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Pagano, Barusso, Figliomeni: conosciamoli meglio

Pagano, Barusso e Figliomeni, gli ultimi colpi di un mercato di riparazione, soprattutto la speranza di riuscire grazie  all’esperienza e alle motivazioni a trascinare fuori il resto della squadra da una situazione di classifica che è diventata drammatica dopo la sconfitta contro l’Ascoli. Conosciamoli meglio grazie ai profili tracciati per voi dal nostro Angelo Guadagno:

 

BIAGIO PAGANO,  nasce a Napoli il 29 gennaio 1983, fa della fantasia e dell’imprevedibilità la sua arma migliore, può giocare indifferentemente da trequartista o esterno offensivo. A Livorno prima e Torino poi in qualche occasione è stato impegnato, con successo, da punta centrale o centrocampista. Un calciatore completo insomma, che non dovrebbe avere nessuna difficoltà ad integrarsi negli schemi di Gaetano Auteri. Calcisticamente cresce nel vivaio dell’Atalanta ed esordisce in Serie A con i bergamaschi il 17 giugno 2001, a soli 17 anni, contro la Juventus. Due stagioni dopo viene ceduto in prestito al Lumezzane, in Serie C1, dove riuscirà a imporsi nonostante la giovane età, mentre nella stagione successiva racimola appena una decina di presenze tra Atalanta e Sampdoria, rispettivamente in Serie B e Serie A. Durante le stagioni che vanno dal 2004 al 2006 fa la spola tra blucerchiati e bergamaschi che ne detengono in comproprietà il cartellino. Nella successiva stagione la Sampdoria decide di cederlo in prestito al Bari e la stagione si rivela esaltante e vede Pagano consacrarsi definitivamente, diventando una pedina fondamentale della formazione pugliese, che però a fine stagione non riuscirà a trattenerlo; torna così alla Sampdoria, che il 22 giugno 2006 ne acquista alle buste anche l’altra metà del cartellino dall’Atalanta. La società ligure, nonostante le ottime prestazioni, decide di inserirlo in lista trasferimenti. Va al Rimini, saranno altre tre stagioni esaltanti, dal 2006 al 2009,  105 presenze condite da 13 reti. Goal che nel giugno del 2009 non riescono però ad evitare la retrocessione del Rimini in Lega Pro. Pagano viene ceduto in compartecipazione alla Reggina, all’inizio con Novellino in panchina gioca pochi scampoli di gara. Le cose migliorano con l’arrivo di Ivo Iaconi e successivamente di Roberto Breda e il suo rendimento aumenta costantemente; nonostante una stagione complessivamente deludente per gli amaranto, Pagano,  lascerà il segno con 11 gol in 36 presenze. Nel 2010 passa al Livorno dove colleziona 20 presenze e 3 reti, ed infine al Torino, dove però non è mai riuscito a imporsi. Esordisce con la Nazionale italiana Under-17 nella gara di qualificazione agli Europei di categoria contro la Moldavia e disputa nel 2000 i campionati Europei Under-16 in Israele. In seguito diventa punto fermo della Nazionale italiana Under-20 e della Nazionale italiana Under-21. Arriva a Nocera con un esperienza alle spalle che fa invidia a molti con un bottino di 259 presenze e 39 reti.

 

AHMED APIMAH BARUSSO nasce ad Accra in Ghana, il 26 dicembre 1984. Arriva in Italia nel’estate 2004 tesserato dal Manfredonia dove rimane per 3 anni, diventando il primo giocatore di colore nella storia del club pugliese,  per volontà del presidente Angelo Riccardi che da poco  aveva rilevato la società. Nel 2006 si trasferisce al Rimini, ma l’esperienza in biancorosso dura poco: durante la partita con il Crotone si frattura la tibia, chiudendo di fatto qui la sua stagione. Nell’estate del 2007 venne acquistato in comproprietà per 1,7 milioni di euro dalla Roma. Esordisce in Serie A il 7 ottobre 2007 in Parma-Roma, giocando per pochi minuti. Successivamente debuttò in Champions League il 27 novembre in Dinamo Kiev-Roma (1-4). L’esordio dal primo minuto arriva nel match conclusivo della fase a gironi della Champions, Roma-Manchester United (1-1). Nel gennaio 2008 passa in prestito al Galatasaray dove però trova pochissimo spazio, così come l’anno successivo a Siena dove mette insieme appena 3 presenze. A fine luglio 2009 i dirigenti di Roma e Rimini trovano l’accordo per cederlo in prestito al Brescia, dove colleziona 11 presenze ed 1 rete. Per lui anche esperienze a Livorno e Torino dove non riesce mai ad imporsi e rientra a Roma nell’estate 2011. Arriva a Nocera in prestito secco per 6 mesi dal club capitolino, con la speranza di rilanciarsi verso il grande calcio.

 

GIUSEPPE FIGLIOMENI nasce a Reggio Calabria il 2 giugno 1987, è il Crotone a dargli fiducia, facendolo anche esordire in B  l’8 dicembre 2006. L’anno successivo passa in prestito all’Inter e aggregato alla squadra Primavera, che vincerà poi il campionato di Lega. Vanta anche una convocazione in prima squadra da Roberto Mancini, senza però mai scendere in campo. L’Inter non lo riscatta e l’anno successivo rientra a Crotone. 18 presenze e due goal con i calabresi in C1, poi nel 2009 passa all’Arezzo, scende complessivamente in campo 24 volte e mette a segno due goal, guadagnandosi le attenzioni del Varese. In B gioca poco (12 presenze un goal in due anni) ma dalla Lombardia le referenze sono ottime. Sei mesi di tempo per entrare nelle grazie di Gaetano Auteri e nel cuore dei tifosi rossoneri, del resto gli si chiede di fare solo il suo lavoro: dare sicurezza ad un reparto, quello difensivo della Nocerina, un po’ troppo ballerino.

 

Angelo Guadagno,  ForzaNocerina.it (foto ©2012 di GiusFa Villani)

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