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NOCERINA, 23 aprile 2011 è serie B: i racconti dei nostri lettori

Pubblichiamo così come ricevuti: 

 

Fremevano i preparativi per la promozione, che visto l’ampio margine di punti non faceva pensare a cose brutte. La mattina andammo in giro per i palazzi a mettere le Bandierine rossonere frutto di notti in garage e scantinati. Il pomeriggio, tutti a casa, radio attaccata alle casse e partita in  mondovisione. Prima l’esplosione al gol di Pomante, poi il boato sul fischio finale con l’urlo di Carmine Apicella on air che ancora oggi fa venire le lacrime agli occhi. “È serie B, è serie B” urlava la radio e tutta Nocera, dopo tutti in strada e io, mio cugino e l’immancabile vespa addobbata per l’occasione ad accogliere i ragazzi, gli acchiappasogni, gli eroi non solo di quella notte quell’annata Bellissima.

 

Carlo

 

Sono trascorsi pochi anni da quel sabato”SANTO” . Per nocera e i nocerini fu davvero santo. I ricordi affiorano alla mente . Tutto ha inizio sotto casa mia ritrovo di amici i parenti cugini e parentame vario, poi via verso il “san francesco” Non era una partita qualsiasi era ” LA PARTITA”, quella partita che ogni tifoso nocerino vecchio e giovane aspettava, quella che realizzava un sogno nel cassetto quella seconda lettera dell’alfabeto pronunciata e mai toccata.Troppo tempo era passato da allora. Appena arrivati nel parcheggio salimmo sui pulman che partivano dal piazzale e iniziamo a dirigerci verso Foggia. Mio padre che per l’occasione aveva portato vino in gran quantità a tal punto da regalarlo anche ai ragazzi del gruppo Arenula. Ogni chilometro che facevamo l’adrenalina saliva, fino a quando ci trovammo nello spiazzale dove erano parcheggiati i pulman. Fedelmente mio padre portava con se nello zaino due bottiglie di vino “paesano” .Ci infiltrammo nelle navette, una vera missione impossibile . Quel viaggio nella navetta fu un viaggio interminabile pensavo a pochi anni prima, a Nocerina- Gavorrano, a Sapri – Nocerina all’amara sconfitta di pomigliano, ormai quei ricordi della D erano lontani , e mentre nel pulman iniziavano già i cori , l’autobus si avvicinava allo stadio. Mio padre mi disse : << Da questa partita sei diventato nocerino … RICORDI ?>> Volendosi riferire a Nocerina – Foggia 4-4 la mia prima partita da molosso . Il tempo dei ricordi finiva, ora c’è il presente e sui quei gradoni il futuro e la storia. Entrammo , ci mettemmo  nell’anello inferiore….I miei pensieri erano solo rivolti alla partita. Quella partita solo i forti di cure potevano vederla, perchè quei tre gol annullati  avevano spaventato tutti. Stavamo uno a zero , l’arbitro ha assegnato 5 minuti di recupero…. No, che mazzata. Cinque maledetti minuti che separano me, e il popolo molosso dalla B. Per un attimo mi fermo mi guardo a torno cercando quel volto familiare, quel volto che devo ringraziare se oggi ero li , vado verso mio padre, mi guarda e mi abbraccia , come non mi aveva mai fatto. chiusi gli occhi, improvvisamente ci furono tre fischi, i tre fischi che rompevano l’incantesimo, mi voltai e vidi mio padre che piangeva . Per la prima volta da quanto sono nato piangeva. Un uomo di 40 anni che era diventato un bambino. Non avevo mai visto mio padre piangere. Al posto suo, c’era un bambino di 40 che piangeva ridendo. Prese me e mio fratello ci mettemmo distesi sui gradoni abbracciati a un bambino che piangeva felice , un bambino di 40 anni.

 

Salvatore Trotta

 

Era un caldo sabato pomeriggio di Aprile, un presagio, non si giocava la Domenica come sempre a causa delle festività pasquali e anche il destino giocava con il nostro futuro prossimo, quasi a volerci fare abituare al nuovo giorno in cui si sarebbero disputate le nostre partite nell’annata successiva. La settimana era passata più veloce del solito, la scoppola interna con la Juve Stabia era solo un lontano ricordo, il traguardo era li, a portata di mano, non vi era ostacolo alcuno tra noi e il sogno, anzi un ultimo piccolo ostacolo c’era, il Foggia del maestro Zeman, dell’attacco atomico e dalla difesa ballerina, una trasferta da fare con il cuore in mano forti di essere la migliore di tutte e consci di volerlo dimostrare fino alla fine.

Un’annata meravigliosa nella quale per mille motivi non avevo mai potuto seguire la mia squadra in trasferta, non ultimo il non possesso della famosa Tessera del tifoso, ma in quel giorno non potevo mancare, non mi importava fosse sabato, non mi importava partire senza biglietto, non mi importava della delusione della domenica precedente, mi importava solo di Lei, di vivere insieme alla mia gente Il Momento per antonomasia.

E cosi trovai un posto in auto con tre amici miei, tutti con biglietto e tessera, il timore di arrivare in terra dauna e non riuscire a godermi lo spettacolo venne fugato dopo pochi chilometri di autostrada, la vista di decine di pulman e centinaia di automobili mi diede la certezza che quel giorno la curva nord dello Zaccheria avrebbe ospitato anche la mia voce.

La sosta all’uscita di Candela fu uno dei momenti di aggregazione che più ricordo, migliaia di persone sorridenti, mangiavano e bevevano ed erano tutte accomunate dalla stessa speranza che finalmente stava tramutandosi in realtà. Troppi, assolutamente troppi 33 anni anni di attesa per un amore cosi grande.

Poi ci fu quel corteo infinito di lamiere incendiate dal sole sulla statale tra Candela e Foggia, noi eravamo proprio alla testa e nel voltarmi indietro quel flusso rossonero sembrava non finire mai, partiva dal cuore di ognuno di noi e arrivava all’infinito. Il pargheggio poco fuori Foggia venne riempito in pochi attimi e gli arancioni pulman che ci avrebbero condotto allo stadio si colmarono di allegria gioia e cori, era l’esaltazione dopo tanti anni di sofferenze, negli occhi dei miei coetanei vedevo un felicità incommensurabile, un’attesa lunghissima che adesso tracimava in esaltazione come solo il nocerino sa dimostrare.

Arrivammo fuori al nostro settore e come sempre trovammo le porte aperte, i nostri stavano facendo riscaldamento, attaccammo le pezze, ci sistemammo ognuno al proprio posto, rigorosamente senza maglia, il sole picchiava con forza, ma nessuno sembrava badarci, su quel rettangolo verde baciato dal caldo di Aprile si stava scrivendo la nostra storia, al mio fianco Vittorio con la sua immancabile bandiera dell’Inghilterra, e tante altre facce note che aspettavano tra un coro e l’altro l’inizio della partita….e poi ci fu Pomante…e poi il triplice fischio….e poi ci furono lacrime e ancora lacrime e sempre lacrime, le avevo già versate ad Ancona una quindicina di anni prima un pò più giovane ma sempre innamorato, ma quelle lacrime erano diverse, non vi era traccia di delusione, di rabbia e di rassegnazione, quelle erano le lacrime più Belle mai versate nella nostra vita. Abbracciare chiunque senza sapere chi fosse, sentire la gravità venir meno, un senso di leggerezza, la voglia quasi consapevole di poter volare in quel momento, e poi come sempre dopo ogni partita, mi sedetti sull’angolo di mondo che in quel momento era la mia vita, accesi la mia centesima sigaretta e osservai quel rettangolo verde che andava svuotandosi, i miei tifosi che defluivano festosi verso le uscite beccandosi scherzosamente con i delusi tifosi foggiani, e solo in quel momento realizzai la portata dell’impresa compiuta, e solo in quel momento le lacrime si placarano per far posto ad un sorriso sincero, vivo, mai cosi vivo. Il momento di solitudine più entusiasmante mai provato.

Il rientro a casa e la festa per le strade di Nocera lo lascio al racconto di altri, volevo solo raccontare come quella giornata resterà indelebile dentro ognuno di noi come un marchio a fuoco sull’anima.

 

Massimiliano Curvasinistra Bergamo

 

IL 23 APRILE!!Cadde di sabato SANTO se nn vado errato del 2011,e la NOCERA rossonera trovo’sotto l’uovo di PASQUA la tanto agognata e preannunciata promozione in B…sembrano passati secoli almeno x me..Nonostante io viva al Nord da ormai quasi 11 anni,l’escalation ke intraprese la NOCERINA in quel campionato mi porto’indietro nel tempo ed esattamente alle tante formazioni allestite x coronare quel sogno tanto x citarne una..BRUNO ,DE SIMONE PAGLIACCETTI,CONTI SIVIGLIA,DE RUGGERO,FABRIS,CIANCIOTTA,DELLE DONNE ,BATTAGLIA,PUGLISI…ovvio ke questa nn parti’coi favori del pronostico ma subito dopo qualke trimestre si capi’ke era la formazione ke rispetto alle altre aveva quel qualcosa in piu’nel raggiungere i l traguardo,traguardo ke nn fu’tagliato x varie vicissitudini ke i piu’ricorderanno.Diciamo ke è la squadra ke piu’mi ha emozionato nella storia recente.Tornando ai giorni nostri,bisogna fare i conti con altre realta’e difficolta’..quelle nn sono mai mancate a NOCERA,una su tutte è sempre stata quel partire coi favori del pronostico,quella ke si deve stravincere e convincere.Purtroppo siamo lontani da quesi fasti,ma oggi si puo,’e anzi si deve raggiungere quel traguardo x far si ke ci si possa tornare a confrontarsi con realta’ke vivono di calcio come la  nostra e ke vogliono un posto al SOLE,ke spesso gli è stato sottratto.Quindi almeno x me voglio sperare in un altro 23 quello di Giugno quando mi auguro ci si possa porre il quesito di chi confermare e ki acquistare dopo aver iscritto la squadra in cadetteria a distanza di solo un anno…Me lo auguro e lo auguro dal profondo del cuore a tutti i tifosi MOLOSSI……

 

Costantino da MIlano.Emoji

 

redazione ForzaNocerina.it

 

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