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PASQUALE USSIA si gode il magic moment del settore giovanile

Due rappresentative giovanili, Allievi Nazionali e Berretti, su tre qualificate ai Play Off. Giovanissimi ottavi nel proprio raggruppamento che annoverava ai nastri di partenza corazzate del calibro di Napoli, Catania, Palermo, Reggina e Salernitana. Molti giovani nel giro della prima squadra, un’annata che è davvero restrittivo definire positiva per il settore giovanile molosso, tornato, dopo anni di anonimato, ai fasti di un tempo. Campionato 2003-2004 l’ultima affermazione importante con gli Allievi, allora allenati da Enzo Siani, che arrivano a giocarsi le finali nazionali laureandosi vice campioni d’Italia, in finale ebbe la meglio il Trapani. Era la Nocerina baby di Iovane, Rapolo, Marrazzo, Grassi, Landi, Vigilante, Di Riso e Nasta. Era l’anno dei Play Off sfiorati dalla prima squadra guidata in panchina da Pasquale Ussia, che ora da responsabile del settore giovanile della Nocerina si gode il momento magico dei suoi ragazzi: “Sono contento dei risultati raggiunti – afferma mentre di ritorno da Lamezia Terme la linea telefonica va e viene e rende quasi un’impresa quest’intervista – sono il giusto premio dopo il duro lavoro svolto durante gli ultimi due anni e rendono merito ad una società che ha dimostrato con i fatti di credere fortemente nel discorso del settore giovanile, ad uno staff tecnico e dirigenziale competente e preparato e a dei ragazzi seri  che si sono gettati anima e corpo in questa avventura animati da tanta buona volontà e voglia di migliorarsi”. Ma qual è il segreto di questo settore giovanile? “Programmazione, scelte ponderate e soprattutto uomini giusti al posto giusto, gente di calcio, onesta, pulita e competente che lavora per il bene della Nocerina. Poi spiega:  “Sono sempre stato dell’opinione che le cose vanno fatte come Dio comanda. Negli anni passati non c’erano strutture, mancavano figure a doc, ci si affidava all’improvvisazione sulla falsa riga di quella che, purtroppo, è la cultura del settore giovanile in Italia che, salvo poche eccezioni, è completamente sbagliata. Noi nel nostro piccolo, due anni fa abbiamo deciso di cambiare. Siamo solo all’inizio di un lungo percorso e non abbiamo la presunzione di insegnare niente a nessuno, ma i risultati ottenuti sono la conferma che la strada intrapresa è quella giusta e ci spronano ad andare avanti”. I giovani insomma unica alternativa al calcio business degli ingaggi faraonici e del dio denaro: “E’ un mondo destinato a finire – conferma Ussia – il calcio ha bisogno di nuova linfa e nuovi stimoli che possono arrivare  solo dai giovani. La Lega Pro ad esempio, che è il campionato che ci riguarda più da vicino, è un torneo onerosissimo. I costi sono tantissimi a fronte di entrare che si contano sulle dita di una mano. Ecco perché in una categoria del genere puntare su giovani di qualità può fare la differenza più che affidarsi ad  un top player affermato. Anche perché spendere tanto spesso non è sinonimo di certezza di vittoria finale. L’Atletico Roma di due anni fa oppure la stessa Nocerina dell’era Gamberdella sono un esempio lampante”. La squadra perfetta un giusto mix di gioventù ed esperienza secondo l’ex tecnico rossonero: “30% di giovani del proprio vivaio, 30% di altri provenienti da settori giovanili di altre società e la restante parte composta da calciatori più navigati pronti a prendere per mano i compagni più giovani  nei momenti di difficoltà. Sono convinto che una squadra del genere saprebbe togliersi belle soddisfazioni con un occhio di riguardo al bilancio che, in momenti di ristrettezza economica come quelli che viviamo, è un aspetto che non può essere sottovalutato”. Intanto la Nocerina si coccola i suoi giovanotti di belle speranze: “Ci sono almeno quattro – cinque elementi di spicco che potrebbero rientrare nella rosa della prima squadra senza sfigurare in caso di esordio” e si gode Giovanni Russo, Marco Baldan e Marco Chiosa, giovani, anche loro dal futuro assicurato che tanto bene stanno facendo in prima squadra e che proprio su segnalazione di Ussia sono arrivati in rossonero: “Li ho seguiti per più di un anno, Pitino è stato bravo a prenderli, ma non c’erano solo loro sul nostro taccuino, peccato che non siamo riusciti a centrare anche altri obiettivi, perché purtroppo oggi sono i procuratori a farla da padrone. Però non demordiamo. Oggi, il modo in cui è strutturato il nostro settore giovanile ci consente di monitorare continuamente tutto il territorio nazionale. Abbiamo già visionato alcuni giovanotti tra C2 e serie D che potrebbero ben figurare in Prima Divisione o addirittura in caso di promozione in B”. Prima però ci sono dei Play Off da conquistare, un obiettivo alla portare, secondo Ussia, sia del suo settore giovanile che della prima squadra: “Abbiamo voglia di tagliare questo traguardo prestigioso e di giocarci le nostre carte fino alle fine. Siamo in grandissima forma dal punto di vista fisico e mentale, sono convinto che la Nocerina domani fara risultato a Benevento. Ho seguito spesso durante questa settimana gli allenamenti e ho notato negli occhi dei calciatori grande attenzione e determinazione. Ai miei ragazzi, invece, ho detto che in questo momento è importante restare umili e con i piedi ben saldi a terra. Solo così altre soddisfazioni non tarderanno ad arrivare”.

 

Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it

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