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GAETANO MONTALBANO:” Nessun coinvolgimento nella crisi rossonera”

Passano i giorni, ma continua inesorabile il braccio di ferro tra il dimissionario Giovanni Citarella e le amministrazioni comunali delle due Nocera, alla ricerca di un punto d’intesa per poter scongiurare l’incubo della non iscrizione al prossimo torneo di Prima Divisione. “La Nocerina è un patrimonio da salvare, non da distruggere. In questa situazione è di fondamentale importanza che vengano coinvolte le due amministrazioni nel progetto rossonero, per cercare di trovare una soluzione”. Queste le parole del sindaco di Nocera Superiore, Gaetano Montalbano, intervenuto telefonicamente sulla questione che maggiormente sta tenendo banco in casa rossonera. “Chiarezza” è la parola più ricorrente nel discorso del primo cittadino, che respinge al mittente le critiche di chi lo avrebbe accusato di “scarse attenzioni” alla crisi del sodalizio di Viale Santa Croce: “Non condivido le bacchettate nel modo più assoluto” – afferma – “anche perchè l’amministrazione comunale di Nocera Superiore ha sempre dimostrato sensibilità verso il problema, ed ha dato tanto alla Nocerina, dal punto di vista delle strutture e della collaborazione anche tecnica. Purtroppo qualcuno non ricorda o vuole far finta di non ricordare”. Dura stoccata anche nei confronti del sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, reo di non aver preso in considerazione l’ipotesi di un “percorso comune che avrebbe dovuto scongiurare il rischio della scomparsa di una realtà così importante”: “Il rammarico è che nel momento in cui il presidente Citarella ha consegnato nelle mani del sindaco Torquato un compito che, dal punto di vista istituzionale, sicuramente non rientra tra quelli previsti nella figura del sindaco, si sarebbe potuto fare un discorso diverso, visto che spesso e volentieri si parla di grande Nocera” – ammette con franchezza il numero uno di palazzo di città – “La grande Nocera deve essere tale anche e soprattutto sotto il profilo delle manifestazioni sportive e sociali. Evidentemente hanno ritenuto opportuno non coinvolgermi, strumentalizzando, però, il mio nome. Onestamente, se fossi stato al posto di Torquato avrei cercato di rendere partecipe anche l’altra amministrazione per fare un ragionamento ad ampio raggio. Questo significa essere sensibili al territorio, ma se questa sensibilità deve pervadere solo me, con il rischio di essere attaccato dagli organi di stampa e non, per un mio presunto disimpegno rispetto al contesto Nocerina, allora o si è abituati a confondere, o eventualmente non si ha a cuore la squadra rossonera”. Tante le proposte avanzate in queste ultime giornate, fiumi di parole, ma concretezza, allo stato attuale, ancora ferma al palo: “La Nocerina non è un patrimonio esclusivamente di qualcuno, ma un patrimonio generale dell’Agro Nocerino-Sarnese” – aggiunge con fierezza – “credo anche che chi è impegnato nella pubblica amministrazione non debba essere visto come un finanziatore, ma solo come un qualcuno che potrebbe dare un contributo di idee, di serenità, anche sotto il profilo organizzativo, e perchè no, permettere a qualche imprenditore locale di condurre una società di calcio in un momento di ristrettezza economica” – interessante anche lo spunto da parte di qualche tifoso che, sui vari social network, avrebbe paventato la possibilità di un incontro pubblico tra i tre protagonisti principali di questa vicenda  – “Io per la Nocerina non ho mai avuto alcun problema, nemmeno quando la squadra era in Serie D, prestando la mia attività di allenatore a titolo gratuito” – ribatte – “Mi trovate disponibile in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, per cercare di organizzare questo tipo di incontro con il presidente Citarella e l’altra amministrazione comunale. Farò di tutto per la mia città, perchè io la ritengo una città unita. Amo la mia terra, ma amo anche la Nocerina, visto il passato che mi lega a questi colori”. E conclude parlando di un sogno, il suo, che vedrebbe i molossi come punto di riferimento per giovani e non, non limitato ai meri confini cittadini, bensì nazionali e oltre: “La Nocerina potrebbe diventare, sotto il punto di vista dell’aggregazione, un fenomeno culturale diverso se si riuscissero a fare le cose in maniera corretta. Non dobbiamo essere etichettati in alcun modo in maniera negativa al di fuori della nostra città, questo mi da fastidio, perchè non lo meritiamo. Ma alla base ci vuole progettazione, buona volontà, ed unità di intenti”. Uniti si può!

 

Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it

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