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MARCELLO PITINO: ”resterei volentieri a Nocera”

Due annate in rossonero, un’impresa sfiorata dodici mesi fa e la contraddittoria stagione appena trascorsa. Questo il percorso a Nocera del direttore sportivo Marcello Pitino. Arrivato a fine gennaio dell’anno scorso, dovette fare mercato in pochi giorni per cercare di raddrizzare una barca diretta verso il baratro di una retrocessione purtroppo non evitata, nonostante una grande rimonta. Un’estate travagliata, con la speranza ripescaggio sfumata sul più bello, ed un campionato caratterizzato da una continua rincorsa, purtroppo inutile. Contattato in giornata, il direttore ha parlato con noi di futuro societario e di mercato, con una situazione ancora in divenire, senza tralasciare considerazioni sui diciassette mesi vissuti in rossonero.

 

Direttore Pitino, oggi scade il suo contratto con la Nocerina, può farci un bilancio di questo anno e mezzo in rossonero?

 

“Al di là di tante cose dette e scritte in queste settimane, io credo di poter fare un bilancio positivo, anche se i due campionati non si sono conclusi con il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Nell’anno di B abbiamo fatto una rimonta straordinaria che purtroppo non è stata coronata con la salvezza, anche per sfortuna. Quest’anno, nonostante tutte le vicissitudini iniziali, abbiamo condotto un campionato di alto livello, cosa che mi sembra sia passata in secondo piano. Ai play-off è andata male, ma a volte ci vorrebbe più equilibrio nei giudizi”.


Ha qualcosa da rimproverarsi in quest’annata appena trascorsa?

 

“Sicuramente qualche errore è stato fatto, sia da parte mia che da parte del mister o di altri. Ma sarebbe impossibile pensare di non sbagliare niente. Nel complesso sono soddisfatto del mio lavoro”.

 

Sono passate tre settimane da quella famosa conferenza stampa al San Francesco, durante le quale lei era al fianco del presidente Citarella. Quali sono le sue sensazioni riguardo il futuro della Nocerina?

 

“Il presidente fu molto chiaro, con la crisi che c’è oggi non è sempre facile portare avanti una squadra di calcio, soprattutto in Lega Pro, con i tanti costi che ci sono. Da allora non mi sembra si sia mosso molto, ma ovviamente solo la proprietà può sapere con precisione come stanno le cose”.

 

Nel caso in cui la la crisi societaria rossonera avesse un lieto fine, lei resterebbe a Nocera anche con un programma meno ambizioso?

 

“Ci sentiamo quotidianamente con il presidente, ma non si è mai affrontata la fase relativa ad un’eventuale programmazione tecnica per il prossimo anno. Da parte mia, per la grossa stima personale che ho nei confronti del presidente Citarella, se me lo dovesse chiedere, rimarrei senza problemi. Mi sono trovato bene a Nocera e ripeto, penso di aver fatto un buon lavoro. Nei giorni scorsi comunque ci siamo concentrati su qualche cessione da fare”.

 

Al tal proposito, quante possibilità ci sono che Baldan e Negro seguano Auteri a Latina?

 

“E’ una possibilità concreta. Sarebbe diciamo una prosecuzione naturale, soprattutto per Baldan, di un percorso tecnico di crescita, avendo la possibilità di lavorare con lo stesso allenatore. Oltre al Latina però ce li hanno richiesti altre squadre, così come Mazzeo e qualche altro”.

 

E Pitino ha avuto contatti con altre società?

 

“Faccio questo lavoro da tanti anni e qualche approccio c’è stato. D’altronde non sono mai rimasto fermo un anno, un motivo ci sarà. Però, come detto, per ora aspetto anch’io l’evolversi della situazione e se la Nocerina dovesse ripartire con un progetto serio non avrei problemi a restare, qualora mi fosse richiesto”.

 

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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