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FELICE EVACUO: ”Benevento, felice di essere tornato”

Un atto d’amore e una sfida. Sentimenti che sembrano in antitesi ma possono trovare una loro armonia, emozioni che temprano e rendono più forti. Felice Evacuo infila di nuovo la maglietta giallorossa sulle sue spalle poderose, lo fa con una convinzione feroce nata subito, sin dalla prima proposta fatta dal presidente Vigorito dieci giorni fa: “Perché non torni?”. Il bomber di Pompei è uno che crede nei valori umani, non ha mai smesso di voler bene al massimo dirigente giallorosso. Ma per ogni cosa c’è un tempo: ce n’è uno per andare via, un altro per tornare. “Quando decisi di strappare il contratto che ancora mi legava al Benevento era davvero il momento di farlo: avevamo perso tre play off di fila, avevamo fallito l’ennesimo appuntamento con la serie B. Era giusto che andassi da qualche altra parte. Ma ho mantenuto sempre un rapporto speciale col presidente”. La molla che ha spinto Felice Evacuo a tornare affonda le radici in quella voglia di rivalsa che il bomber non ha mai cancellato dalla sua mente. Era venuto nel Sannio per vivere un sogno, un sontuoso contratto quadriennale, persino un premio speciale in caso di promozione in serie A. Non si può strappare un pezzo di carta così senza che rimanga qualcosa dentro. E’ per questo che Felice è tornato nel Sannio: “E’ una sfida, con me stesso innanzitutto e con il destino che non ha permesso che il nostro sogno si concretizzasse l’altra volta”. Felice Evacuo non è cambiato, è sempre lo stesso di due anni fa. Un ragazzo dal sorriso contagioso, uno che si entusiasma per la sua prossima avventura solo parlandone. “In questi due anni ho avuto la lucidità per pensare a tutto quello che era accaduto. Ho avuto la fortuna di vivere una bella avventura a La Spezia: in Liguria ho conquistato la Coppa Italia e la serie B. Meglio di così. L’anno scorso a Nocera è andata male sotto questo punto di vista. Non si può nascondere che quella squadra era stata costruita per vincere il campionato, ma noi non ci siamo riusciti. Il nostro campionato è stato lo specchio di questo sport, che è il più bello del mondo, ma è legato a piccoli dettagli che possono cambiare il destino di una stagione. Pensate all’errore del nostro portiere: uno che aveva giocato un grande campionato e che non aveva mai sbagliato prima. Basta poco per capovolgere tutto”. Sul piano personale però è andata meglio: “Ho vinto il titolo di capocannoniere e non è male. Diciamo che torno ulteriormente maturato e non potrebbe essere diversamente visto che sono passati due anni intensi”. Indossa di nuovo la maglia giallorossa per un’unica ragione: “Voglio quello che non sono riuscito a conquistare l’altra volta. Il tempo mi ha fatto riflettere, sono pronto a rimettermi in gioco. Sono assolutamente convinto che quest’anno ci siano tutti i presupposti per cogliere il traguardo che ci prefissiamo”. Una convinzione che nasce dalle sue conoscenze dell’ambiente giallorosso: “La società è ripartita subito, non si è mai abbattuta. Per la seconda volta di fila non ha centrato i play off, ma il presidente s’è rimesso subito al lavoro per mettere sui binari il prossimo Benevento. E poi c’è il fattore tifoseria: so che è più unita che mai e questo può essere una spinta in più per centrare quei traguardi che vogliamo. E proprio ai tifosi mi rivolgo, dicendo che sono felice di essere tornato e altrettanto felice di poterli riabbracciare”.

 

fonte: benevento.ottopagine.net

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