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NOCERINA: il gioco delle parti

Un’altro giorno utile per trovare la soluzione al dilemma fideiussione volge tristemente al termine: è stata rinviata a mercoledì l’ennesima riunione chissà poi quanto risolutiva del problema, l’unica novità di giornata. 

E così al tifoso medio non resta altro che tirare le somme: ci si districa tra le mezze verità che trapelano dalle famigerate fonti personali, ma si analizzano anche le dichiarazioni dei diretti interessati e, a pochi giorni dal famigerato 16 luglio termine ultimo per presentare ricorso e fideiussione ed essere riammessi in Prima Divisione, si finisce per rendersi conto che anche questa volta ognuno ha la sua parte di sacrosanta ragione.

Il Patron Citarella afferma da un mese che vuole passare la mano o al massimo contribuire con l’esperienza di dirigente acquisita sul campo; ribadisce insistentemente che non è più in grado di garantire alla Nocerina nè un futuro in linea con le ambizioni della piazza nè un impegno personale di tempo ed economico come il passato a causa dei problemi economici congiunturali che hanno colpito anche le aziende di famiglia.

Gli imprenditori giunti in soccorso ribadiscono la disponibilità ad un aiuto economico più o meno cospicuo, ma non sembra esistere tra loro chi è in grado di rilevare completamente il pacchetto azionario.

Il Sindaco Torquato ha più volte sottolineato che il Comune, così come la legge impone, può solo assolvere al suo compito istituzionale, facendo altresì capire, tra ragionamenti abbastanza taglienti, la disponibilità a mantenere i propri impegni, naturalmente nei tempi e modi che la stessa legge gli impone.

Nessuna delle parti in gioco, prese singolarmente e valutate per le sole parole proferite, può essere biasimata per i concetti espressi; anzi ognuno, dal proprio punto di vista, dice cose giuste e condivisibili. Sembra assurdo, però, che più componenti che si pongono un obiettivo comune e ragionano in maniera razionalissima non arrivino ad un accordo che risolva la questione.

Prende il via così in modo automatico ed istintivo la ricerca spasmodica della motivazione: si innesca quello che più fa male al contesto in atto ovvero la dietrologia e la relativa voglia di trovare il reale punto della soluzione e le verità nascoste dietro alle dichiarazioni di sorta.

Mai come adesso, invece, sarebbe, invece, fondamentale ritrovare il bandolo della matassa e remare concretamente verso lo stesso obiettivo…salvare la Nocerina!!! 


Ciro Eboli, ForzaNocerina.it

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