Ultime news

NOCERINA: tifosi tra angoscia e speranza

Non c’è salvezza per chi vive con l’idea che si debba essere salvati, non c’è salvezza per chi, per chissà quali non ben definite motivazioni, continua a scaricare il proprio pesante fardello sulle spalle di coloro che, tra varie tribolazioni, riescono a malapena a sostenere il proprio.Gli ultimi due giorni, caratterizzati dal continuo tam tam mediatico di notizie, smentite, mancate fidejussioni, hanno rappresentato solamente il preludio a quanto stava per abbattersi sul sodalizio rossonero: il comunicato duro, inequivocabile, di patron Citarella ha scosso, come un fulmine a ciel sereno, gli animi di una piazza ancora speranzosa di potersi appigliare, in qualche modo, ad un’ultimo filo di speranza.

 

Una speranza, oramai, desolatamente svanita, accompagnata da un’onda emotiva di proprorzioni bibliche, frutto di scoramento, tristezza, rabbia e, con l’unico interrogativo rimasto, ancora, irrisolto: perchè?

 

Il termometro della passione ha raggiunto, da poche ore, il picco massimo e, a fare da indicatori principali, i vari social network e forum, oramai punti di “incontro” virtuali per la torcida rossonera. Numerosi i messaggi, i commenti, le discussioni, tutte con un unico punto di convergenza: “Si sarebbe potuto evitare tutto ciò”. Un unico filo conduttore, capace di accomunare tanti pensieri, da chi accusa società e amministrazioni comunali, a chi organizza manifestazioni e cortei per esprimere il proprio disappunto, e a chi è già pronto per ripartire, magari evitando di perdere colori sociali, logo e denominazioni.

 

Nodo fondamentale, quest’ultimo, che rischierebbe di creare, nell’eventualità in cui dovesse materializzarsi l’incubo della mancata iscrizione, gli stessi presupposti di spaccatura avvenuti in tante altre piazze, come nel caso del Salerno Calcio, o della Città De La Cava, formazioni nate dalle ceneri delle vecchie Salernitana e Cavese. L’idea di dover abbandonare i simboli distintivi non solamente di una società sportiva, ma di una comunità intera, non entusiasma, e spingerebbe ancor di più la città verso l’orlo del baratro più totale.

 

E allora ecco spuntare le varie proposte: c’è chi preferirebbe addirittura ripartire dalla terza categoria, evitando anche di perdere l’affiliazione alla FIGC, e chi, invece, punterebbe tutto sull’acquisizione dei beni immateriali della società precedente, magari in Serie D. In uno scenario del genere, fatto di confusione ed incertezze, ad emergere, la tenacia e la caparbietà di un popolo più che mai avvinghiato al proprio, viscerale, amore: la frangia ultras, dopo il silenzio assordante di queste ultime settimane, ha cominciato a far sentire la propria voce, chiedendo ed ottenendo un colloquio con Citarella (il summit è ancora in corso presso gli uffici del patron in via Alveo Santa Croce).

 

Ora è solo una lunga corsa contro il tempo: ore, minuti e secondi, scorrono inesorabilmente, l’unica speranza rimasta è che tutta questa sofferenza possa avere un fine: “Non abbatterti se nella vita per adesso tutto ti va storto” – dice un vecchio detto – “Ricorda che puoi sempre ripartire da zero e puntare all’Infinito”. 


Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it

Immagini collegate:

Back to top button