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BENEVENTO. VIGORITO: “Evacuo resta con noi”

“Grazie a tutti per aver accolto l’invito. Sono grato a tutti gli organi d’informazione per aver accolto questo invito. Avevo annunciato che ci saremmo presi una pausa di riflessione. Sembra una persecuzione, ogni volta che dobbiamo gioire ci troviamo a fare il contrario.

Avevo frainteso gesto Evacuo – “Abbiamo tentato di informarci su quello che era successo perchè le informazioni verbali che correvano a fine gara erano una sorta di passaparola, e non avevano l’oggettività di una mente più fredda. Mi era stato riferito che Evacuo non fosse andato dai nostri tifosi ma solo da quelli della Nocerina. Questo da parte mia era oggetto di grande amarezza perchè il primo dovere di un atleta è quello di manifestare con la propria tifoseria una gioia o associarsi con lei ad una eventuale tristezza. Il calciatore, infatti, non riusciva a spiegarsi il perchè di una mia aggressione verbale. Questo atteggiamento è stato poi approfondito successivamente e aldilà delle dichiarazioni del calciatore c’è una dichiarazione che intende fare il club: “Sono 7-8 anni che la famiglia Vigorito, insieme a tifosi e stampa, ha provato a creare un clima di grande correttezza e di indirizzo strategico che vuole riportare le famiglie allo stadio. A questo erano e sono orientate le varie iniziative stanziate dal club. Io sono al di sopra delle parti contendenti nel campo, non ho mai voluto sentir parlare di campanilismi. Queste sono cose che appartengono alle tifoserie e basta”.

Gesto inopportuno, non in malafede – ”Non è piacevole vedere violenza e insulti, soprattutto per quei bambini che abbiamo sempre desiderato vedere allo stadio. Ebbene, ieri si è consumato un altro episodio di violenza. Il tifoso vede sè stesso in chi indossa la maglia della squadra che indossa. La squadra rappresenta la città ma non la violenza. Mai. Se un calciatore, così coem è successo ieri, va verso una tifoseria dopo aver festeggiato con la propria e fermandosi a 25 metri dalla curva ospite salutando chi fino a pochi mesi fa lo osannava, può essere considerato un gesto inopportuno ma non un gesto in malafede”.

Evacuo farà video scuse – ”Ho colto l’inopportunità di un gesto, ma va detto che è un gesto di educazione e non di malafede. Evacuo mi ha detto di non aver pensato nemmeno per un attimo di aver pensato alle conseguenze. Domani farà un video di scuse pubblicato sul sito del club”.

Fino a fine campionato – ”Evacuo ha anche detto che se la sua presenza compromette il bene della squadra è disposto ad andare via. Io ho rigettato al mittente qualsiasi sua proposta di rescissione. Noi abbiamo un sogno, e la squadra che è partita ad inizio anno sarà quella che arriverà a fine campionato”.

Come un fuoco d’artificio ad un funerale – ”Spero che, come ho fatto io in questi anni, anche chi se l’è presa con Evacuo faccia un passo indietro. Chiedo nuovamente scusa per questo gesto inopportuno a nome del Benevento Calcio, è stato un po’ come far esplodere un fuoco d’artificio durante un funerale. Ma quello che voglio che sia chiaro a tutti, è che se invece di Evacuo quel gesto lo avesse fatto Carretta che è in lista di sbarco, la mia reazione sarebbe stata identica. Sto rendendo noto quello che è l’anima del club giallorosso. Se creiamo un clima sereno il Vigorito potrà sempre essere vestito a festa. Se invece si crea un clima poco sereno, non andiamo lontano”.

A chi la fascia? – ”Evacuo ha consegnato la fascia di capitano nello spogliatoio, ma sarà la squadra a decidere se confermarla al suo braccio. Noi riteniamo che il gesto di Evacuo non volesse essere offensivo. Crediamo che debba essere visto in tutti i campi d’Italia come un gesto di sportività e che va oltre la semplice rivalità”.

Pastore esonerato – ”Ivano Pastore non fa più parte dell’organigramma giallorosso. Gli è stata inviata una lettera a seguito di una discussione durante la quale abbiamo capito che abbiamo delle vedute diverse. Il ruolo di direttore sportivo va a Di Somma, che dopo tanto peregrinare è il nostro diesse. Probabilmente con l’applauso di Evacuo si è anche capito che non tutti eravamo sulla stessa posizione. E bisognava fare delle scelte”.

La Nocerina arruolò Evacuo quando svincolato – ”Sono stato chiamato dalla Rai ma ho rifiutato perchè volevo stare a Benevento. Si dice che i tifosi stiano cacciando Evacuo, ma chi dice questo non conosce il Benevento Calcio. Ho sentito dire che se fosse capitato altrove Evacuo sarebbe stato impiccato. La prendo con ironia, mi sembra il caso di ricordare che Evacuo fu arruolato dalla Nocerina quando era rimasto senza squadra. Probabilmente qualcuno dovrebbe capire che se un calciatore resta senza squadra resta maggiormente legato al club che ha creduto in lui. Lì è stato molto apprezzato, e la sua esperienza non può che essere valutata in maniera positiva dal calciatore. Credo sia normale. La cosa importante è che non ci fosse, da parte del ragazzo, la volontà di offendere nessuno”.

Rapporto Evacuo/tifoseria passa per la stampa – ”Il Benevento è aperto a tutte le proposte e i suggerimenti di una tifoseria nel rispetto del ruolo che svolge una tifoseria. In questo ruolo non è compreso ovviamente la decisione del destino contrattuale di un calciatore. Quando due parti sono in guerra, si crea un clima di diplomazia. Io non posso mediare, ho capito che una città si è sentita male. Non c’è nessuno che deve essere perdonato e nessuno che deve perdonare. Incontro squadra-tifosi? Si può sempre fare, anche in maniera casuale. So solo che si è aperta una ferita, ora dobbiamo decidere che fare: se aprire ulteriormente la ferita e farci del male, oppure risanarla”.

Benevento città civile – ”Sono convinto che la tifoseria avrà buon senso perchè Benevento è una città civile come poche. E la civiltà o c’è o non c’è. Benevento ha sempre dimostrato grande rispetto. Quando Evacuo fece il gesto dell’ombrello lo fece intenzionalmente per offendere, e lì la tifoseria aveva ragione. Stavolta l’episodio è diverso perchè non intenzionale”.

Carboni non si è mai dimesso – ”Voglio chiarire anche questo aspetto. Carboni non si era reso conto, in un primo momento, di quello che stesse accadendo. Tanto che era al telefono quando mi ha visto arrabbiato. E secondo lui lo ero senza motivo. Carboni sentendo i miei rimproveri crudi alla squadra pensava che stessi criticando la prestazione della squadra e ha detto “se va via un calciatore vado via anche io perchè loro hanno dato tutto”. Ha del comico, non sapeva ancora del gesto di Evacuo e pensava che ce l’avessi con i suoi atleti per la prestazione. Nessuno si è mai dimesso, solo Evacuo. E io le ho rifiutate”.

Comunicato Curva Sud in momento di rabbia – ”Ho deciso di non leggerlo e non voglio approfondire. Capisco i tifosi, è stato redatto in un momento di pura rabbia. Come potrei condannarli”.

fonte: benevento.ottopagine.net

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