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L’ANALISI TATTICA: Il cambio di modulo non basta, Nocerina allo sbando

Una Nocerina sempre più in caduta libera, subisce il secondo poker consecutivo questa volta ad opera del Prato e resta sempre più miseramente in fondo alla classifica.

NOCERINA ALLO SBANDO. Ormai la formazione di Fontana è allo sbando, il problema, infatti, non sono solo le sconfitte, con quella di ieri sono ben cinque consecutive, ma anche le espulsioni che, specie in trasferta, vengono rimediate dai calciatori molossi. Ci sembra, quindi, opportuno che la consueta analisi tattica, stavolta debba lasciare spazio ad alcune doverose considerazioni, dato che, a nostro modesto parere, i problemi dei rossoneri sono ben altro che di natura tattica.

MODULO TATTICO CAMBIATO IN CONTINUAZIONE. A Prato il trainer calabrese è ritornato al 4-4-2, si ricorderà che iniziò con tale modulo, il classico, con il reparto mediano in linea, poi è passato al centrocampo a rombo, per, poi, cimentarsi in un ardito 4-3-3. Esperimento più che fallito, due matchs ed altrettante sconfitte, quindi Fontana torna all’antico ma anche stavolta non arrivano i risultati sperati, anzi una nuova, pesante, debàcle.

FONTANA IN CONFUSIONE. Che Fontana sia in confusione? E’ probabile, i segnali ci sono tutti, è chiaro quando uno è in difficoltà non fa altro che cambiare in continuazione, mescolare le carte, col risultato di fare peggio. D’accordo che la Nocerina non è stata costruita per traguardi ambiziosi, si tratta di una rosa composta da tanti giovanissimi che pagano il dazio dell’inesperienza, però ci vuole dignità anche nelle sconfitte.

SOLITO APPROCCIO ALLA GARA SBAGLIATO. Anche a Prato per l’ennesima volta Lepore e compagni hanno subito goal dopo pochi minuti e, quindi, ancora una volta una partenza in salita che ha cambiato l’inerzia della gara. Per questo motivo i mali della Nocerina non possono ricercarsi solo sotto l’aspetto tattico, ma, soprattutto, in quello psicologico che vede i molossi sbagliare l’approccio alla gara e, quindi, affrontarla in maniera confusionaria. Per non parlare delle reti subite quasi tutte frutto di clamorose sviste difensive, con gli avversari che si trovano  indisturbati davanti alla porta, o liberi di calciare dal limite. Aggiungiamoci, inoltre, l’asfitticità in fase offensiva e il quadro è completo, valanghe di reti subite per errori marchiani, le poche occasioni create quasi mai capitalizzate per altrettanti errori sotto porta.

SI RISCHIANO FIGURACCE, SAREBBE OPPORTUNO COPRIRSI MAGGIORMENTE. Insomma la Nocerina sta messa male, qui si rischia seriamente di collezionare figuracce in sequenza, di battere ogni record negativo, se non si pone in essere una brusca sterzata e senza perdere tempo. Una pezza, non una soluzione, potrebbe essere, visto l’attuale momento delicato, cercare di coprirsi maggiormente, è vero che spesso è difficile mettere in pratica sul campo ciò che si cerca realmente, però da quando esiste il calcio che formazioni arroccate in difesa creano non pochi grattacapi a chi deve attaccare, non riuscendo a trovare spazi. Magari la gara si perde lo stesso, ai fini della classifica non cambia niente, ma qualcosina sotto il profilo psicologico, invece, potrebbe cambiare. Un conto è perdere di misura, consapevoli di aver combattuto, un pò come è sucesso a Benevento e un conto è soccombere nettamente come sta accadendo negli ultimi tempi alla Nocerina, finendo il match col morale sotto i tacchi e con la completa mancanza di fiducia.

Roberto Errante, ForzaNocerina.it

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