Quattro ceffoni in pieno volto, l’illusione della svolta paventatasi a tratti a Benevento, spazzata via dalla disastrosa prova contro il Catanzaro di questo pomeriggio. Non è una novità, in sette partite di campionato questa Nocerina ci ha ormai abituato a questi repentini cambi di rotta e francamente del risultato del campo, mai come quest’anno, ci interessa davvero poco.
Che sarebbe stata una stagione anomala, nata dall’atto d’amore di una comunità che vive di pane e pallone, lo sapevamo fin dall’inizio ed i tifosi rossoneri sono stati i primi a farsene una ragione dando continuamente dimostrazione di maturità e passione.
Tutto questo mentre, lentamente ed in un silenzio assordante, si sta passando dai fasti calcistici allo sfascio quasi totale. Sia chiaro, non ci riferiamo assolutamente ai calciatori in campo che mostrano attaccamento e voglia di sacrificio, gettando l’anima ed il cuore a volte oltre l’ostacolo, ma a tutto quello che gira intorno ad una società professionistica, quale, non ce lo dimentichiamo, la Nocerina ancora è, che spesso finisce per fare la differenza.
Non vogliamo insegnare il mestiere a nessuno, non ne siamo capaci, però è un’offesa all’intelligenza umana continuare a far finta di non vedere e non capire.
Se i risultati del campo devono interessarci poco, perché, è inutile girarci troppo intorno, quest’anno andrà così, quello che ci interessa capire in questo momento è cosa farà da grande questa Nocerina. Saremo pessimisti, quelli che vanno contro corrente, però scrutando l’orizzonte non vediamo nulla di buono. Un futuro sempre più oscuro e nebuloso, sempre più carico di incognite.
Senza contare che le umiliazioni che continuano ad arrivare dal campo, possono generare reazioni incontrollabili e se le staffe le perdono i dirigenti, perché non ipotizzare che possa succedere lo stesso anche ai tifosi che stanno reggendo al gioco nella speranza di un futuro migliore? Tanti, troppi interrogativi e in queste situazioni il mutismo finisce solo per peggiorare le cose.
Ed allora noi continueremo a chiederlo al costo di diventare petulanti, CI VUOLE CHIAREZZA, non solo a chiacchiere, ma con fatti tangibili, solo così si potrà continuare a chiedere a questo popolo, sacrificio e sopportazione, anche quando c’è da buttar giù domenica dopo domenica bocconi amari ed indigesti.
Francesco Cuomo, ForzaNocerina.it
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