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BOISFER avvisa i rossoneri: “Al San Francesco per vincere!”

Mix di potenza fisica e sagacia tattica, mastino di centrocampo di quelli che non smettono mai di ringhiare, Rodrigue Boisfer ha legato a doppio filo le proprie vicende calcistiche alla scalata del Gubbio dalla Seconda Divisione alla Cadetteria. Un passato nelle giovanili del Monaco, e una trafila dal Marsiglia al Genoa, con cui esordì in B all’età di 18 anni, e dove rimase per ben sette stagioni, prima di approdare nella città umbra. Singolare la sua storia, così come quella della sua squadra, vissuta quasi a “braccetto” con la Nocerina, avversaria nel prossimo turno: “Due storie parallele, le nostre, nelle quali abbiamo condiviso gioie e dolori, lacrime e sorrisi” – esordisce il centrocampista rossoblu – “La cosa che più mi ha divertito, in questi anni, è che, a turno, ci siamo messi in difficoltà a vicenda ma sempre nel rispetto dei sani valori di questo sport.”

VIETATO ABBASSARE LA GUARDIA. Una Nocerina sempre più desolatamente ultima in graduatoria ma che, appena sette giorni fa, ha messo in difficoltà la capolista Pontedera: “nonostante sia una squadra giovane, quasi rivoluzionata rispetto allo scorso anno, questa Nocerina sa giocare a calcio senza mai buttare via la palla” – commenta il mediano transalpino – “La dimostrazione l’hanno data, appunto, lunedì sera contro il Pontedera, perdendo la partita nei minuti finali, dopo aver ben imbrigliato una squadra, quella emiliana, comunque forte”. L’attenzione e la fame di vittoria dovranno essere componenti principali della gara di domenica, poiché “non sarà facile affrontare i rossoneri, che daranno il 150% per tutti i novanta e passa minuti di gara”, la presunzione il nemico numero uno da estirpare: “E’ fondamentale l’approccio all’incontro” – sbagliare potrebbe essere sinonimo di “suicidio” – “Gli equilibri si decidono durante, e non prima. A volte, sono perlopiù gli episodi a fare la differenza, soprattutto nei momenti topici, magari di stanchezza di una delle due squadre. Stiamo lavorando proprio su questo aspetto”. Chi, dei singoli, teme maggiormente? “Non amo, a dire il vero, parlare di un singolo giocatore, ma dei reparti” – puntualizza – “L’attacco è il loro vero punto di forza, da cui dovremmo guardarci. Sono bravi nei tagli  e negli inserimenti degli esterni: se non focalizziamo l’attenzione su quelli, rischiamo di farci male”.

LA CURA DEI DETTAGLI. L’avvio di campionato del Gubbio non è stato, però, tanto brillante rispetto alle aspettative. Solo cinque, infatti, i punti raccolti in sette gare disputate, e l’appuntamento con la prima vittoria materializzatosi soltanto domenica contro il Pisa capolista: “Ora come ora era importante ritrovare tranquillità” – commenta Boisfer – “La vittoria contro i toscani è stata fondamentale per sbloccarci mentalmente, oltre che una bella soddisfazione. Siamo meno preoccupati e durante la settimana abbiamo avvertito di meno la pressione. Si stava cominciando a creare un vero e proprio caso, visto che in sette partite non avevamo raccolto che la miseria di appena cinque punti”. La cura maniacale dei dettagli dell’instancabile  Mister Bucchi, alla sua seconda esperienza su una panchina professionistica, sta insomma iniziando a dare i suoi frutti: “Il Gubbio visto all’opera contro il Pisa per mentalità e modo di stare in campo mi è piaciuto, bisogna continuare su questa strada. Il mister è un gran lavoratore che fino a qualche anno fa era da quest’altra parte della barricata e conosce alla perfezione le dinamiche di uno spogliatoio di una squadra di calcio. Un aspetto importante che ci ha aiutato molto nei momenti di difficoltà. Ora siamo più coscienti dei nostri mezzi e abbiamo l’intenzione di recuperare il tempo perduto fin da domenica”.

OBIETTIVO PLAY-OFF. C’è tutto, insomma, per centrare l’obiettivo nono posto che la società rossoblu si è prefissata: “Non ci nascondiamo, siamo stati costruiti per disputare un buon torneo, e faremo di tutto per accontentare i nostri dirigenti e regalare le soddisfazioni che meritano ai nostri tifosi”. Nocerina avvisata? “Non amo fare pronostici, ma i tabù (il Gubbio non ha mai vinto al San Francesco ndr) sono fatti anche per essere sfatati”.

Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it

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