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CASO DERBY: la Nocerina scrive ai tifosi

Pubblichiamo così come ricevuta:

Oggetto: lettera agli organi di informazione

Il silenzio alimenta il pensiero, aiuta a guardarsi intorno, stimola riflessioni che a caldo l’emotività può condizionare o addirittura offuscare. Per questo, dopo il 10 novembre, abbiam scelto un profilo basso. L’avevamo già fatto, in realtà, dopo la sconfitta col Gubbio ordinando silenzio stampa, che abbiamo ritenuto opportuno derogare dopo il gran polverone sollevato dalla gara dell’Arechi. Il tempo è galantuomo e nel nostro caso soprattutto discreto. Perché ci ha permesso di lavorare lontano dai riflettori per far valere le nostre ragioni, evitando d’urtare una opinione pubblica già fortemente infastidita da tanta retorica ridondante ed in alcuni casi deprimente. Quando tutti hanno abbassato i “fucili” con cui son state sparate sentenze abbiam deciso di interrompere il silenzio e raccontare la verità. Che – per quelli che hanno frainteso le dichiarazioni del direttore Luigi Pavarese – doveva essere ricostruita fedelmente per motivi ben precisi: 1) chiarire le dinamiche ed “inchiodare” tutti, ma proprio tutti, alle proprie responsabilità. 2) tutelare l’immagine, la professionalità e la serietà di questa società. 3) difendere con forza l’intera comunità nocerina. Perché riconoscere le colpe di pochi facinorosi significa scindere drasticamente da loro il 99% della popolazione nocerina e la stragrande maggioranza di tifosi che han sempre sostenuto la squadra con passione, rispetto e profondo senso di civiltà.

Nocera – e lo dice la storia – è terra di cultura, di lavoro, di ingegno, di spiccate figure professionali. È stata dimora dei Solimena, ha ispirato artisti e poeti, è stata spesso richiamata in opere letterarie e cinematografiche, ha dato i natali a Domenico Rea, ha fatto da polo industriale di spicco per decenni, ha “partorito” menti brillanti in qualsiasi ambito professionale. E questa società è orgogliosa e fiera di rappresentare in ambito calcistico una comunità tanto passionale quanto produttiva. In fondo, è solo ed esclusivamente per amore della propria terra che s’è deciso di investire risorse economiche, fisiche e mentali nell’Asg Nocerina, senza doppi fini, senza alcun tornaconto da ricevere in cambio. Ciò che, invece, muove evidentemente tanti altri personaggi che solo a parole esprimono legame viscerale col territorio. La comunità nocerina, in ambito politico, ha grosse rappresentanze: parlamentari, onorevoli, consiglieri regionali, provinciali e comunali. Gente che, in sede di campagna elettorale, è costantemente presente dichiarandosi sensibile ai problemi della comunità. Ci chiediamo, a questo punto, dove siano finiti tutti quanti in queste lunghe settimane di tensione e polemiche. Ci chiediamo perché la stragrande maggioranza di loro non abbia neppure deciso di metterci la faccia per spiegare al mondo intero che le due Nocera non sono affatto terre di degrado e criminalità. Che qui, in ogni nocerino c’è l’animo di un guerriero, che ogni giorno combatte per sbarcare il lunario per non lasciarsi soffocare da difficoltà presenti già prima che la crisi colpisse l’economia dell’intera nazione. In conclusione, ci rifacciamo ad una frase di Papa Francesco, che rispecchia fedelmente il nostro modo di pensare: “Ogni credente dovrebbe sempre ricordare che “Gesù pronuncia solo la parola del perdono, non quella della condanna”.

Con preghiera di pubblicazione

Asg Nocerina Srl

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