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L’EDITORIALE. NOCERINA, altro che cin cin…

Quando sembra che sta lì lì per esplodere, o quanto meno migliorare, far sperare, rincuorare (e chi  più infiniti ha,  più ne metta…), eccola, avvilente, in versione – gambero:  un passo avanti, 4 indietro.

Sfuma ancora la prima vittoria in campionato per la Nocerina. Anzi. Altro che 3 punti. Di questi tempi, farebbe morale anche uno solo.

SI SPENGONO LE LUCI – Sono 7 ora le sconfitte in fila. E se nella città principale della provincia le luci di Natale offuscano le recenti brutture della squadra, a Nocera è buio pesto su tutti i fronti. Ora è sopraggiunto pure il silenzio – stampa a far ristagnare ulteriormente una situazione già palesemente pesante.

Pure il Gubbio è uscito felice e immacolato  da un San Francesco ai minimi stagionali sul fronte – presenze.

Pur privi di parecchie pedine, a fronte di una partenza stranamente senza affanni, ci hanno pensato i rossoneri, maestri di tale arte, a complicarsi l’esistenza, riuscendo alla fine a concedere  gaudio ai contendenti, gaudio tutt’altro che liberatorio per sé stessi e i tifosi.

RINNOVI E RINNOVI – La squadra di Fontana, peraltro fresco di rinnovo che ha fatto non poco discutere, è ancora una volta vittima dei propri, molteplici limiti e innumerevoli mali, riuscendo nel poco mirabile intento di autolesionarsi anche quando l’avversario pare abbastanza alla portata. Il che, certo, non induce all’ottimismo.

Ciò che inoltre, allo stato attuale, fa giustamente storcere il naso alla collettività è  l’atteggiamento poco reattivo mostrato dalla squadra, un undici spento e con rari lampi. Pochi muscoli e poca testa, insomma.

DERBY – Ed ora, derby con la Salernitana, indubbiamente più squadra, reduce dal fresco cambio tecnico. Bene sarebbe non caricare oltremodo di attesa e responsabilità la squadra, già di per sè malridotta, pur pretendendo dalla stessa il massimo dell’ardore agonistico, come si conviene a una straregionale, attesa più o meno da 5 lustri.

Fermo restando, comunque, che, anzichè ai derby – o al derby – si dovrebbe guardare oltre, al futuro (allo stato, poco roseo) che si materializzerà alla fine del campionato. Stante l’impegno (inconfutabile, aldilà dei risultati) degli attuali reggenti, resta il fatto che, per loro stessa ammissione, la situazione si avvia a essere tutt’altro che florida pure per il prossimo anno, in cui non ci saranno riforme e le retrocessioni saranno ripristinate, indi per cui…sveglia, ragazzi!

Ad ogni modo, l’Arechi chiama, Nocera (se le fosse stata concessa tale possibilità) avrebbe risposto senz’altro. La domanda, tuttavia, a tal punto, nasce spontanea: la Nocerina farà altrettanto?

Roberto Alpino, ForzaNocerina.it

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