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NOCERINA: “Cenerentola” sola e abbandonata

Forse eravamo stati abituati troppo bene negli anni scorsi, quelli del recente passato, gli anni in cui una Nocerina bella, vincente e spumeggiante rendeva fiero il popolo nocerino. Sono passati solamente pochi mesi dalla partita contro il Latina, gara in cui ci si giocava la serie B, non dimentichiamolo serie cadetta significa essere tra le migliori 42 squadre dell’intera nazione. Cosa rimane oggi di tutto ciò? Un bel niente!

LA SQUADRA. In campo scende ormai una combriccola di ragazzini con poca malizia, si veda l’errore di Kamana nel primo tempo, guidati da un tecnico esordiente, che deve fare di necessità virtù ogni domenica per schierare la formazione meno peggio in campo, ma che ha deciso di complicarsi la vita da solo escludendo quelli che a detta sua erano i calciatori più esperti.

LA SOCIETA’. Non ci si ricorda di una società cosi assente e cosi poco vicina alle sorti della squadra, si continua a predicare nel deserto e a stizzirsi quando qualcuno parla di futuro di questa gloriosa casacca che ha pur sempre 103 anni di storia. Inevitabile dire che il duo Pavarese-Grimaldi non sta affatto facendo bene, non si retrocede è vero, ma le figuracce ormai sono diventate la consuetudine, e chi ha allestito questa squadra non può più nascondersi dietro ad un dito o fare la parte dell’offeso quando gli si fanno notare le tante lacune della rosa.

IL PUBBLICO. Fino ad ora il pubblico nocerino è stato l’unico a vincere. Ma il tempo concesso a società, tecnico e dirigenti è al capolinea. La contestazione avvenuta a fine gara nel settore tribuna è un chiaro segnale che bisogna correre ai ripari, ma occorre farlo bene, subito e con decisione.

IL DERBY. Domenica all’Arechi di Salerno andrà in scena un derby inseguito per tanti anni, per qualcuno rappresenta addirittura un sogno, andare a giocarlo con la coda tra le gambe rimediando l’ennesima brutta figura potrebbe far saltare il banco e i nervi.

I risultati sul campo non arrivano, la squadra non è un granchè, lo stadio sembra più un deserto che un campo di battaglia, sono queste le facce dell’involuzione rossonera ma almeno si abbia la volontà di confrontarsi con i “veri padroni” della Nocerina, i Nocerini, mettendo da parte la saccenza e il protagonismo dando loro spiegazioni, soluzioni e prospettive.

Fabio Vicidomini, ForzaNocerina.it

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