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PRO & CONTRO: Nel silenzio assordante di Pontedera molossi a caccia della prima vittoria

Quattordicesima giornata di questo girone B della Prima Divisione 2013/14 e si affrontano, allo stadio ‘Ettore Mannucci’ di Pontedera, gli azzurrostellati della Paganese e i molossi della Nocerina. La gara verrà disputata a porte chiuse per questioni di ordine pubblico, oramai un must per i tifosi di queste due compagini, che si sono visti negare ancora una volta il derby dell’Agro. Vediamo insieme i PRO e i CONTRO della sfida che inizierà oggi alle 14.30.

PRO

NOCERINA, E’ LA VOLTA BUONA? Tre pareggi, di cui uno solo ‘effettivo’ (due punti sono stati sottratti per la penalizzazione dovuta ai fatti legati all’iscrizione nella categoria), poi tutte sconfitte: questo l’impietoso ruolino di marcia dei rossoneri. La Paganese, penultima con sette punti, non è certamente messa meglio, dopo aver sbandierato mire playoff ad agosto. Sicuramente è una buona occasione per entrambe per cercare di piazzare una vittoria che sarebbe comunque importante per il morale della formazione che riuscirà a spuntarla, nonostante questo campionato sembra non avere uno scopo ben definito.

SUPREMAZIA “TERRITORIALE”. Il derby mancava nell’Agro da diversi anni fino alle contese dell’anno scorso, dove la Nocerina ebbe la meglio con due confronti vinti a uno (1-0 in Coppa Italia e 0-1 a Pisa), la Paganese dal canto suo ha avuto però una soddisfazione difficilmente ripetibile, vincere il derby di Chieti con il sonoro punteggio di 1-4, umiliazione rossonera che non verrà mai dimenticata nella città di S.Alfonso, e perciò si potrebbe dire che valga doppio. La sfida di oggi potrebbe portare ‘in vantaggio’ una delle due formazioni e far parlare i bar della città della squadra vincente per un po’ di tempo. D’altronde è questo il calcio che ci piace, anche se è difficile vantarsi di un derby da disputarsi in simili condizioni.

TOSCANA FORTUNATA. L’ultimo confronto tra azzurrostellati e rossoneri disputato nella Regione Toscana vide la vittoria dei molossi, 0-1 a Pisa, con il gol di Marco Baldan. La Nocerina, di scena a Pontedera, deve aggrapparsi anche alla cabala se vuole tentare di giocare un buon derby ma soprattutto di cancellare lo zero alla voce ‘vittorie’ in classifica. L ‘occasione potrebbe essere quella giusta, il derby è una partita dall’ esito imprevedibile.

CONTRO

LA SCONFITTA DEL CALCIO. Parliamoci chiaro: un derby così non lo voleva nessuno. Il tifo sano delle due Nocera e della città di Pagani ha più volte richiesto un confronto a porte aperte tra le due squadre, per onorare la tradizione pallonara locale e per dare prova di civiltà all’Italia intera, soprattutto dopo gli episodi di Salerno. Il tanto desiderato ‘via libera’ non è stato dato, e quindi si è pensato (male) di spostare il confronto a seicento chilometri circa dallo stadio ‘Marcello Torre’, secondo una credenza tutta italiana: se c’è un problema ignoriamolo e laviamocene le mani chiudendo ogni opportunità di fare qualcosa di buono a tutti. Intanto il campionato procede senza alcun senso apparente, poichè si è più volte ripetuto che in un torneo senza retrocessioni e con due formazioni non certo all’altezza per disputare i playoff, l’unica soddisfazione sarebbe stata vincere i derby.

IL SILENZIO. Non vedo sinceramente come l’assordante silenzio del ‘Mannucci’ possa aiutare una delle due formazioni, anche perché le società sono state anch’esse danneggiate, poiché un incasso come quello derivato dalle numerose presenze dei tifosi al derby dell’Agro avrebbe garantito notevoli risorse economiche alla società della Paganese, così come al ritorno a quella della Nocerina. Le porte chiuse non fanno bene davvero a niente e a nessuno.

LA PEGGIOR DIFESA. Passando ora al lato strettamente calcistico, la Nocerina ha la peggior difesa del campionato. E’ vero, la Paganese è il secondo peggior attacco (appena otto reti davanti solo alle cinque messe a segno dal Barletta peggior attacco), ma la retroguardia rossonera è risultata davvero troppo permeabile agli attacchi avversari, con ben ventotto reti subite in undici gare giocate. Fontana ha davvero bisogno di caricare a mille i propri ragazzi per sopperire agli evidenti limiti tecnici della propria retroguardia, che non ha concluso alcuna partita con la rete inviolata, e superando spesso i tre gol subiti.

Marco Stile, ForzaNocerina.it

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