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RAFFAELE TRAPANI: “Nocera e i nocerini non sono quelli dipinti dai media”

Fulcro del decennio d’oro più sfavillante della quasi novantenaria storia del club azzurrostellato, personalità dai modi pacati ed atteggiamenti quasi mai fuori dalle righe, Raffaele Trapani, ha saputo dare un’impronta, un marchio connubio di vittorie e sofferenze, con l’unico intento di non intaccare i bilanci societari: “Sin dal mio insediamento ho cercato di impostare un modello progettuale, che alla lunga ci desse grandi soddisfazioni, ma senza portare disavanzi economici” – commenta il patron della società liguorina – “Quest’anno abbiamo condiviso una linea che ci permettesse di lavorare sul medio-lungo termine. Purtroppo, però, quando si parte con un nuovo progetto in Italia si tende subito a scartarlo, nell’eventualità in cui questo non dovesse fornire sin da subito i risultati. E’ giusto, a mio avviso, dare del tempo, affinchè si possa permettere al collettivo di decollare”.

PARTENZA AL RALLENTY. “La nostra classifica sarebbe potuta certamente essere migliore” – ne è più che certo il numero uno della Paganese che, come suo fare, non evita di accollarsi le proprie responsabilità – “E’ chiaro che se, però, la graduatoria esprime un certo valore, significa che i demeriti ed i meriti siano comunque bilanciati, pertanto non cerco scusanti. L’augurio è che si possa cercare di migliorare, nonostante una partenza fatta di alcune battute a vuoto e, come detto ad inizio stagione, non nascondo il desiderio di poter agguantare il nono posto. Basta continuare sulla scia intrapresa”. La ricorsa all’ultimo posto utile per accedere al traguardo post-season deve, però, necessariamente, passare per la Nocerina del tecnico Fontana, prossimo banco di prova per Pepe e soci: “Sono una squadra non facile da incontrare” – ammette – “Mi aspetto una formazione agguerrita, che ci terrà a tutti i costi a fare risultato, oltre che regalare una soddisfazione ai propri tifosi. Noi, dal canto nostro, cercheremo di approfittare della situazione per poter mettere fieno in cascina e lentamente risalire la china”.

PORTE CHIUSE, RESPONSABILITA’ DI TUTTI. Rossoneri e azzurrostellati che, però, non saranno accompagnati dai propri supporters, vista le ordinanze di Prefettura e Questura in merito alla disputa a porte chiuse ed in campo neutro: “Voglio andare controcorrente” – affema – “Proviamo ad interrogarci anche noi, tifosi di entrambe le squadre, perchè se avviene ciò è anche colpa nostra. Credo sia importante compiere un salto di mentalità volto ad interpretare il calcio nella maniera giusta, perchè non è possibile che a causa di pochi facinorosi paghino in molti, esso non è violenza, ma sport” – e aggiunge – “Tuttavia è chiaro che sarebbe stato un grande passo avanti quello di far giocare quantomeno la partita con il pubblico di casa presente. L’idea della tessera del tifoso, in questo, va controcorrente a quanto stabilito nei recenti eventi, pertanto sono innegabili le continue falle del sistema a tal proposito.”

NOMEA INGIUSTA PER NOCERA. Inevitabile spostare la chiacchierata sui fatti di Salerno che, più di tutti, hanno focalizzato l’attenzione nazionale sul territorio dell’Agro, tartassato da epiteti ingiuriosi e faziosi di gran parte della stampa e dell’opinione pubblica: “Da abitante di questo meraviglioso territorio, non posso che rammaricarmi di quanto accaduto” – asserisce – “Nocera ed i nocerini non sono quelli dipinti dai mass-media, sia a livello di popolazione che a livello sportivo, hanno dimostrato di poterci stare in campionato di prestigio come quello della serie B, di fare calcio ad un certo livello, pertanto non meritano la nomea bruttissima che gli è stata affibiata per colpa di quella partita”. L’augurio di Trapani è, quindi, “che si possa giocare in un clima di serenità, senza ulteriormente spostare l’attenzione sul nostro territorio, più che mai maltrattato in questo preciso momento storico”.

Gianluca Tortora, ForzaNocerina.it

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