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BARLETTA-NOCERINA 0-0. DA ZERO A DIECI: il nuovo Kostadinovic e l’immacolato Russo

Una buona quanto sprecona Nocerina porta via da Barletta un punto nell’anticipo di campionato. I ragazzi di Fontana vanno più volte vicini al vantaggio nella ripresa, rischiando però nel finale l’inopinata capitolazione. Si torna così dalla Puglia con un nuovo risultato positivo…da Zero a Dieci.

ZERO le reti subite da Giovanni Russo da quando si è riappropriato dei pali della Nocerina. Il giovane portiere romano, tornato pienamente a disposizione da tre settimane dopo il grave infortunio occorsogli in aprile, ha conferito al reparto difensivo quella sicurezza che era mancata nella prima parte di stagione, facendosi trovare pronto quando ad infortunarsi è stato il collega Gragnaniello. I rossoneri ringraziano e portano a due le gare di fila senza subire reti.

UNO come il primo zero a zero della stagione rossonera, che è anche il primo del 2013. L’ultimo in campionato era datato 23 settembre 2012, sempre a Barletta, quando la squadra allora allenata da Auteri era in piena fase di smaltimento delle tossine post-mancato ripescaggio in B. Di quella Nocerina è rimasto il solo Russo, che quel giorno sedeva però in panchina. Diversi anche allenatore, presidente, e colore di maglia, allora nera e quest’oggi gialla.

DUE alla difesa del Barletta quando, ad un quarto d’ora dal termine, riesce su azione d’angolo a far colpire pericolosamente di testa Antonio Palma, più basso di quasi venti centimetri rispetto ad ognuno dei quattro difensori barlettani. Deve intervenire così l’ottimo Liverani di giornata a togliere la sfera dall’incrocio.

TRE le volte in cui Giuseppe Rizza si accascia al suolo in seguito a scontri di gioco, tutte concentrate intorno alla metà della ripresa, prima di essere sostituito da Crialese. Il terzino rossonero, ancora una volta autore di una prova generosa, dopo un primo tempo propositivo e senza sbavature, va in difficoltà quando il tecnico di casa Orlandi piazza dalle sue parti lo sgusciante D’Errico. E’ però Mantovani ad abbatterlo definitivamente in mischia.

QUATTRO i metri che Carlo Crialese, al novantesimo, lascia tra sè ed i compagni di difesa eludendone la tattica del fuorigioco e liberando Cicerelli a pochi passi dalla porta. L’esterno pugliese, non propriamente un cecchino, fortunatamente non ne approfitta.

CINQUE al Barletta visto oggi all’opera contro la Nocerina. Molle, sfiduciata ed abbandonata dal tifo organizzato, la compagine di Orlandi fa seguire al buon pari di Catanzaro una gara anonima, ravvivata solo nel finale da qualche iniziativa personale dei vari D’Errico e Cicerelli. Troppo poco per una squadra che in sette esibizioni casalinghe ha conquistato solo tre punti.

SEI all’abnegazione tattica di Luca Ficarrotta, alla seconda partita di fila da titolare. Tiene bene la posizione e contribuisce a dare al centrocampo rossonero quella superiorità numerica che costringe Orlandi ad infittire la mediana ad inizio ripresa, rinunciando ad una punta. Contemporaneamente, a causa della giornata no di Evacuo prima e della proverbiale inconsistenza di Martinez poi, risulta l’unico supporto offensivo ad un sempre generoso Danti.

SETTE, in tre gare, i punti messi in cascina dalla Nocerina negli ultimi quattordici giorni. Più del doppio di quanto raccolto sul campo nei primi tre mesi di campionato. E così, almeno per un giorno, l’ultima posizione è messa alle spalle.

OTTO ad Antonio Palma sempre più convincente regista e capitano della Nocerina. Il diciannovenne monzese dispensa precise aperture per tutta la gara, garantendo anche un encomiabile apporto in fase di copertura e pressing. Oggi gli tocca come compagno di reparto Cristofari, che non brilla in quanto a vivacità, ma lui non si scoraggia e trova anche il tempo di rendersi pericoloso dalle parti di Liverani, la qual cosa gli vale un voto in più rispetto ad una prestazione da sette pieno.

NOVE alla trasformazione subita da Petar Kostadinovic nelle ultime tre partite. Da terza scelta nel ruolo di esterno destro di difesa a prezioso baluardo arretrato. Rispolverato a causa dell’ecatombe che ha colpito la terza linea rossonera, risulta anche oggi insuperabile sia di testa che di piede, andando anche a coprire le falle talvolta lasciate da Sabbione e Rizza.

DIECI a Don Gerardo D’Aurelio che stoicamente, sfidando Trenitalia e i suoi ritardi, riesce a raggiungere la tribuna dello stadio Puttilli in tempo per il fischio d’inizio. I calcoli confidati al sottoscritto ieri sera in piazza Diaz risultano talmente infallibili nella loro scientificità da permettere all’ottantunenne tifoso rossonero, unico a raggiungere la Puglia, di assistere alla gara nella sua interezza nonostante l’arrivo alla stazione di Barletta fosse previsto per le 14.05. Eroico.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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