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L’EDITORIALE. NOCERINA: L’Aquila vola basso, i rossoneri no

Tutt’altro che un fuoco di paglia la prima vittoria in campionato, a Innsbruck contro la Paganese. Vittoria, s’ipotizzava, destinata a rimanere unica per chissà quanto tempo, stante un “contesto” a dir poco catatonico, non ultimo per la decisione dei gruppi di supporter che hanno disertato lo stadio in segno di protesta. Vittoria, invece, prontamente bissata al cospetto della seconda in graduatoria, peraltro con merito.

SPALTI GRIGI – Che brutto lo stadio vuoto e silenzioso. Pareva quasi di assistere al derby austro-ungarico della settimana prima, con quei 4 schiamazzi, misti tra campo e panchina. Uno stadio disertato anche dagli scolari invitati dalla società. A sorpresa, contro la squadra degli ex Pomante (unico in campo), Corapi e Di Maio, poca storia sul rettangolo verde, meno che mai sugli spalti laddove, in aggiunta alla sparuta rappresentanza di sostenitori casalinghi ha fatto da contraltare la presenza di una cinquantina di sostenitori abruzzesi. Non di certo un vanto (per numero), in considerazione del piazzamento in graduatoria della formazione allenata da Giovanni Pagliari.

ADDIO INVISIBILI? – Prima gara senza subire gol, una delle poche partite in cui la Nocerina non è andata sotto dopo un paio di minuti, ultimo posto abbandonato dopo il secondo successo in fila (la coabitazione sfavorisce la Paganese), nonostante l’inferiorità numerica per mezz’ora: insomma, progressi confortanti. Palese il fatto che L’Aquila abbia volato basso, prendendo sottogamba il match, controllato dai locali sino a un quarto d’ora dalla fine.

DERBY – Parentesi. Più che un precedente, hanno costituito un deterrente i fatti dell’Arechi, dato che il prossimo derby tra granata e azzurrostellati si disputerà in casa dei primi …nientemeno che a porte aperte! Il brillante scrittore partenopeo Diego De Silva, a tal punto, avrebbe intonato un legittimo:”Non avevo capito niente!”.

LUNGIMIRANZA – Ripresa a parte, la nostra “tiritera” rimane sempre la stessa: in un campionato del genere, senza retrocessioni ma con pochissime gioie, è il caso di interrogarsi a 360° e, onorando gli impegni, pensare al futuro, a cosa ne sarà della Nocerina quando, a meno di tifoni scatenati su tifosi, città, squadra e società, dovrà allestirsi una dirigenza e una formazione solide per competere egregiamente nella terza serie riformata. Dal cielo non “piovono polpette”, sicchè è il caso, indistintamente, di rimboccarsi le maniche.

DISFIDE – Nella terra che fu di Ettore Fieramosca, la Nocerina disputerà ora la 16a giornata di questo ineffabile torneo, imperniato su sberleffi, ipocrisie, mimodrammi, cori di giubilo quando si perde, e silenzi assordanti, una volta che si vince.

SERVI DELLA GLEBA – Dulcis in fundo, siamo del parere che certa stampa farebbe bene a cambiare mestiere. In riferimento a quanto, ancora una volta, incredibilmente apparso ieri su molte testate nazionali, occorre rimarcare che col titolone falso e tendenzioso si tende a perdere contatto con la realtà, a distorcere i fatti con preoccupante regolarità, a voler sempre apparire piuttosto che essere. Fatevi comprare da chi non vi conosce, ombrellini di seta!

Roberto Alpino ForzaNocerina.it

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