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NOCERINA-L’AQUILA 1-0. DA ZERO A DIECI: La nostalgia di Pomante e l’ermetica Nocerina

In un insolitamente silenzioso San Francesco, la Nocerina conquista contro L’Aquila la prima vittoria casalinga, agganciando la Paganese e trovando così compagnia sul fondo della classifica. Una vittoria con pochi testimoni e di misura, per la quale è sufficiente un guizzo di Danti ad inizio ripresa. Gli abruzzesi vanno vicini al pari nel finale ma non basta…da Zero a Dieci.

ZERO i gol subiti oggi dalla Nocerina. Non era mai successo in questa stagione. Gran parte del merito, oltre che di un avversario svegliatosi solo a venti minuti dalla fine e di una difesa stranamente attenta, è del ritrovato Giovanni Russo il quale, dopo l’ottimo spezzone di Pontedera con la Paganese, si riconferma risorsa importante per i rossoneri blindando con più di un intervento decisivo nel finale la vittoria dei suoi.

UNO l’ex rossonero in campo tra le fila degli ospiti. Con Corapi costretto a dare forfait causa pubalgia e Di Maio lasciato in panchina da Pagliari, tocca infatti al solo Marco Pomante calcare lo spelacchiato prato del San Francesco da ex. In sala stampa, e dopo aver visto gli spalti desolatamente vuoti, racconta di come gli sembri passato un secolo dalla sua esperienza a Nocera. Beh, non solo a lui.

DUE vittorie di fila per la Nocerina e due sconfitte di seguito per L’Aquila in campionato. E così quelle che fino a due settimane fa erano prima e ultimissima in solitaria, vedono capovolti i propri umori, con gli abruzzesi che vengono superati da Perugia e Frosinone e raggiunti dal Pisa.

TRE i mesi di gare ufficiali che sono serviti per capire come un Carlo Cremaschi irrimediabilmente dannoso da esterno difensivo, possa rendere meglio in posizione più avanzata, con un compagno a protezione, diventando talvolta anche utile ai compagni. Dopo Evacuo ne beneficia anche Danti che, raccogliendo un suo preciso cross dalla destra, può firmare la vittoria rossonera con un guizzo da consumato attaccante.

QUATTRO alla teatralità con la quale Lorenzo Remedi abbatte Gallozzi a metà campo, rimediando un’espulsione diretta che costringe i suoi compagni a giocare in dieci per gli ultimi venticinque minuti di gara, richiamando in attacco un avversario che non sembrava fino a quel momento dannarsi più di tanto l’anima.

CINQUE i cori lanciati nel corso del primo tempo dai cinquanta temerari tifosi giunti da L’Aquila a sostenere la propria squadra seconda in classifica. Cinque in più di quelli fatti partire dagli annoiati trecento spettatori di casa, sparsi tra tribuna, distinti e curva. L’ambiente prova a surriscaldarsi, per quanto possibile, dopo il gol di Danti, ma gli sforzi producono risultati ben poco apprezzabili.

SEI le mischie furibonde e confuse create dagli ospiti nei minuti finali, dopo aver sonnecchiato per gran parte della partita. Su molte di queste sono provvidenziali Russo ed il muro alzato da Fontana, che al 37’ della ripresa rinuncia ad ogni possibilità di ripartenza inserendo Vilkaitis per Evacuo e passando ad un abbottonatissimo modulo 5-4-0.

SETTE a Davide Evacuo e Petar Kostadinovic. Il primo fa a sportellate per tutta la partita tra Pomante e Zaffagnini, tenendo palla e facendo salire costantemente la squadra. Prova la fortuna dalla distanza e poi impegnando severamente Testa, dopo essersi liberato ottimamente in area. Il secondo rivela insospettabili doti da regista difensivo, conferendo tranquillità a tutto il reparto e bloccando in più di un’occasione De Sousa.

OTTO aprile 2001 era la data dell’ultimo Nocerina-L’Aquila disputato al San Francesco prima di oggi. Decise la partita una rete di tacco allo scadere di Claudio Turchetti, dopo due calci di rigore falliti da Barbera e De Iuliis. Fu l’unico gol in rossonero dell’attaccante romano, poi scomparso dai radar del calcio professionistico. Sullo sfondo un pubblico rabbioso ma poi festante, per una Nocerina che con Anzivino in panchina si avviava verso i play-out, poi persi con la Viterbese, mentre con gli abruzzesi Lorenzo Battaglia regalava gli ultimi bagliori da professionista. Giorno otto anche oggi, seppur dicembre, ma quel clima da battaglia (non lui…) non si è visto.

NOVE i gol subiti da L’Aquila nelle ultime cinque giornate. Forse troppi per una squadra che fino a quindici giorni fa era la capolista, ora diventata terza in coabitazione.

DIECI all’imprevedibilità di Giuseppe Rizza, oggi accompagnata anche da un brivido di terrore. Dopo il siparietto di Pontedera con Lepore su calcio di punizione, stavolta prima spara un cross su Danti, appostato su azione d’angolo a meno di un metro da lui, poi, a due minuti dal termine e nel tentativo di spazzare la propria area, devia un traversone di Ciotola a venti centimetri dal palo alla sinistra di Russo. Il tutto nel contesto di una prestazione comunque sufficiente.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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