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AMARCORD. NOCERINA-PISA 3-2: cento anni da veri molossi

Uno sguardo al calendario è bastato per far correre indietro il tempo. Manca poco a Natale ma c’è una festa pagana altrettanto importante, per noi, da celebrare. E’ l’ultima gara casalinga dell’anno del centenario. La Nocerina ha cento anni e non li dimostra per niente, la squadra di Auteri è largamente prima nel girone B della Lega Pro Prima Divisione. E’ un sogno dal quale un popolo intero si risveglierà soltanto a maggio, pazzo di gioia.

Per la festa di compleanno c’è un invitato illustre. Il Pisa è squadra dal passato nobile, nobilissimo, e dal presente un po’ sottotono. Anche gli dei del calcio decidono di presentarsi con un regalo. Dopo cinque minuti il passaggio al portiere di Maikol Negro si trasforma nell’uno a zero grazie alla complicità dell’estremo difensore toscano. Un atto quasi dovuto.

Sembra fatta ed invece il Pisa reagisce, le provano tutte, i toscani, per rovinare la festa del San Francesco. Il pareggio di Passiglia arriva sugli sviluppi di un calcio piazzato. La rete subita non risveglia però i Molossi che continuano a giochicchiare. Puntuale giunge la mazzata. Calcio di punizione dalla destra, palla spiovente in area di rigore. Miani si tuffa e di testa batte Gori. Il primo tempo termina con il Pisa in vantaggio per due a uno. Un po’ come se la mamma avesse dimenticato di comprare le candeline da mettere sulla torta.

Mi piacerebbe poter scrivere che la Nocerina rientrò in campo per il secondo tempo con gli occhi della tigre, ma non fu così. Quella che rientrò in campo fu semplicemente la Nocerina di Gaetano Auteri, una squadra che aveva il dominio del gioco nel suo dna. Castaldo arpiona un pallone a centro area e tenta la conclusione a rete. La palla termina nei pressi di Catania che la controlla e in spaccata insacca il gol del pareggio. Si va a metà campo perché c’è da confezionare la ciliegina sulla torta.

De Liguori controlla palla sull’out di sinistra e vede il movimento di Gigi Castaldo a centro area. Il pallone è perfetto per la testa del centravanti napoletano. Lo stacco di Castaldo è imperioso e preciso. La palla va a morire nell’angolo in basso a destra della porta sotto la Curva Sud, si può cominciare con i festeggiamenti, la gara è chiusa.

Tra pochi giorni la Nocerina raggiungerà il traguardo dei centoquattro anni di vita e per noi che la portiamo nel cuore, a dispetto di tutto e tutti, ci sarà da festeggiare perché questa è una storia di più di cento anni fa, una storia che mai finirà.

Fabio Pagano, ForzaNocerina.it

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