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AMARCORD. I brividi dell’ultimo minuto, un’emozione unica

Nell’era di Youtube e dei social media è facile recuperare un video o un’immagine di qualcosa che ti passa per la mente. Un ricordo, un momento. Nel calcio uno dei momenti più emozionanti è il gol a tempo scaduto o nel finale di partita. Il pugno che l’avversario non ha il tempo di restituirti. La mazzata che ti consegna la vittoria che abbatte le difese ad oltranza o che ti permette di ribaltare il pronostico. Nella storia della Nocerina di momenti come questi, nel bene e nel male, ce ne sono stati tanti.

Ci sono i riflettori accesi. La Nocerina sta attaccando ad oltranza da oltre quaranta minuti. Il Gela non ha praticamente mai tirato in porta. Lo zero a zero non si schioda. I Molossi sono in testa al campionato ma come tutte le squadre che non sono partite per vincere c’è la paura che il sogno possa svanire da un momento all’altro. E’ il minuto novantaquattro, c’è una punizione di Giovanni Cavallaro sull’out di sinistra, si attacca sotto la Curva Sud. Cross tagliato, spizzata sul primo palo e palla che cade al centro dell’area. Di Maio centravanti improvvisato si fionda sulla palla e la manda in rete continuando la corsa direttamente sotto la Curva Sud. L’urlo del San Francesco mi fa venire la pelle d’oca ancora oggi.

Molti anni prima, di pomeriggio, era ancora Interregionale. Nocerina-Nardò, gara d’andata. La Nocerina aveva da poco iniziato la serie positiva che l’avrebbe portata a ridosso del Benevento e poi in C2. I pugliesi si erano trovati fortunosamente in vantaggio. Nel finale prima il pareggio e poi l’arrembaggio. Sull’ultimo cross al centro si avventa Zottoli, attaccante che avrebbe meritato ben altri palcoscenici, e gira in rete. Eravamo in pochi, ma che bella sensazione.

I gol nel finale sono piccoli miracoli che si avverano solo per chi ci crede fino alla fine. Serie B, Nocerina-Gubbio. Gli umbri vanno sotto grazie ad un gol fortunoso di Negro, la Nocerina manca più volte il raddoppio e viene punita da un estemporaneo gol degli ospiti. Gli uomini di Auteri non si danno per vinti e vanno all’attacco ma la porta del Gubbio sembra stregata. Con la Nocerina ultima in classifica tanti tifosi vanno a casa imprecando e contestando. C’era freddo, ma qualcuno è rimasto e per quei pochi irriducibili si è manifestato il miracolo. Stop e tiro al volo di Merino che va a morire nell’angolo irraggiungibile dal portiere ospite. Un urlo per pochi intimi ma non per questo meno memorabile.

Fabio Pagano, ForzaNocerina.it

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