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DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA. PERUGIA-NOCERINA: un’esultanza strozzata in gola

Sembra passato chissà quanto tempo dallo scorso 30 Agosto, una calda serata estima nella quale delle teste ancora più calde rovinavano una giornata di sport. Ricordo le urla, il rumore di vetri e la paura: la paura nel vedere tutte quelle pietre volare verso di me e verso le case; ricordo il triste cammino verso casa interrotto dal boato del San Francesco, ero a un paio di chilometri ma l’urlo si distinse chiaramente.

Da quel giorno ne sono successe di cose, tra pochi piaceri e tanti dispiaceri, tra partite ‘farsa’ e accuse sono passati più di 120 giorni…

Le prospettive in questi mesi sono cambiate, nessuno si aspettava un campionato di vertice e nessuno si aspettava un campionato anonimo e di estrema sofferenza: io mi aspettavo, come la maggior parte delle persone, un semplice campionato di transizione, un campionato ‘a vuoto’, un campionato nell’attesa di una rinascita: una grande rinascita, perché si sa: quando sembra sul punto di morte la Nocerina risorge e diventa più splendente di prima.

Ma questo campionato ha portato tutt’altro e questo è un altro discorso…

Perugia-Nocerina, sono combattuto: non so se seguire o meno la partita per radio, ma dopo un 20 minuti cedo, il richiamo è troppo forte, accendo la radio e mi stendo sul letto…

Passa qualche minuto e Mazzeo gonfia la rete, sorrido amaramente e continuo ad ascoltare, qualche minuto dopo sempre lui mi da il secondo dispiacere: sorrido ancora più amaramente e sprofondo con la testa nel cuscino…

Pochi secondi e mi arriva un messaggio: una cara amica tifosa dell’Avellino mi manda un video di una ‘’sciarpata’’, inizio a provare invidia e inizio a pensare, con gran malinconia, al recente passato…

‘’Certo che abbiamo buttato tut…’’ mentre pronuncio queste parole sento il buon Carmine urlare: ha segnato Evacuo.

Rimango in silenzio ed immobile: dentro di me sono pervaso da una grande gioia, fuori sono impassibile; prendo il cellulare e scrivo alla mia amica ‘’GOOOL’’, lei mi risponde allo stesso modo: tutto le emozioni che ho dentro iniziano ad uscire; sorrido, poi piango: prima di gioia, poi arriva la tristezza.

Inizio a pensare a quanto mi manchi lo stadio, a quanto mi manchino i ‘bei tempi’, insomma, inizio a pensare a quanto mi manchi la Nocerina.

Penso al futuro, più oscuro che mai, una lacrima scende sul mio viso…

La partita, nella speranza della rimonta, finisce…

Guardo la classifica, siamo in basso, forse fra qualche giorno non saremo più in classifica… Spengo tutto e nel buio ricomincio a pensare, penso al passato, sperando di poterlo rivedere in un immediato futuro…

 Alessio Fortino, ForzaNocerina.it

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