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GAETANO FONTANA: “Concentriamoci solo sul campo”

Difficile distogliere l’attenzione dalle innumerevoli vicende extra campo che, nell’ultimo, travagliato, periodo stanno attanagliando in una morsa i rossoneri: “Mi spetta parlare di calcio, non d’altro, è il mio ruolo e di questo devo occuparmi” – esordisce così Gaetano Fontana nella consueta conferenza stampa post rifinitura – “Ho parlato con i ragazzi, questa mattina, ed ho ribadito loro che dovranno farsi carico di tutto quanto sta accadendo, e trasformare questi aspetti negativi in forza vitale – ha continuato il tecnico – adesso, più che mai, ho chiesto loro di portare a casa un unico risultato, la vittoria”.

Vietati, dunque, possibili cali di concentrazione, testa solo al rettangolo verde, ed al prossimo avversario, con l’unico imperativo di proseguire nei miglioramenti intrapresi già a partire dall’appuntamento interno con L’Aquila: “Mi piacerebbe continuare a vedere la Nocerina che ho avuto modo di ammirare in queste settimane” – commenta – “Una Nocerina, volitiva, grintosa, capace, anche in inferiorità numerica contro squadre di caratura tecnica superiore, di non farsi mettere sotto”. Maggiore attenzione, però, sarà riservata alla fase difensiva ed agli errori dei singoli, quasi sempre decisivi nelle gare dei molossi: “Purtroppo abbiamo pagato lo scotto che tanti giocatori si approcciavano per la prima volta a questo tipo di torneo” – aggiunge – “A Luglio siamo partiti con un gruppetto di, oserei dire, bambini, ad oggi, siamo riusciti a crescere, grazie ad un percorso importante. Dobbiamo mantenere sempre alta la fame di vittoria, lo spirito che fino ad adesso ci ha contraddistinti”.

Il rietro di Danti, e di altre pedine fondamentali nello scacchiere tattico dell’allenatore catanzarese consentirà maggiori e più influenti variazioni anche in corso d’opera: “quello di Danti è un rientro importante, che dà qualità e quantità alla squadra, ma mi aspetto una risposta da tutta la squadra”. Sul Viareggio: “dopo un periodo di appannamento sembra lentamente in ripresa, grazie anche ad un Vannucchi sempre più trascinatore. E’ un giocatore di grandissima qualità, che di certo non scopro io, ma il suo passato dice tutto” – chiosa – “Ma non ho impostato il lavoro per tenere alta l’attenzione sul singolo, bensì ho provato a trovare un modo adeguato di contrastare gli avversari grazie alla forza del gruppo. Maggiore attenzione, quindi, sulle palle da fermo? “Purtroppo quelle non sono prevedibili sempre, e non esiste un modo per contrastarle” – e scherzando – “L’unica cosa che possiamo fare è invocare un possibile aiuto divino, ed essere bravi ad approfittare di qualsiasi errore dell’avversario”.

Gianluca Tortora, Forzanocerina.it

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