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IL PERSONAGGIO DEL GIRONE B: Alessandro Marotta

Un attaccante di razza in grado di risollevare le sorti di una squadra affetta da un’evidente sterilità offensiva. Con questa etichetta Alessandro Marotta è arrivato da Bari meno di due settimane fa, con l’intento di fornire nuova linfa ad un Grosseto depresso dalla retrocessione dello scorso anno e dalla deludente prima parte di stagione in corso.

TECNICA E GOL AL SERVIZIO DEI TOSCANI – Il bomber napoletano non si è fatto pregare: due reti in due presenze in biancorosso e squadra che, forte anche di qualche altro acquisto di spessore, guarda con rinnovato ottimismo alla prospettiva di un piazzamento play-off a fine campionato, quello che in fondo è sempre stato l’obiettivo del Grifone. Fisico da prima punta e qualità tecniche da seconda, il quasi ventottenne attaccante napoletano si è integrato subito negli schemi di gioco di Cuccureddu, presentandosi con il gol del parziale 1-1 a Benevento, sfruttando un malinteso tra Espinal e Signorini ed evitando di esultare sotto la curva dei suoi ex tifosi, e sette giorni dopo, all’esordio allo stadio Zecchini, mettendo in rete di testa una palla respinta dal portiere della Nocerina Esposito, firmando così il raddoppio dei biancorossi.

GLI INIZI DIFFICILI IN SERIE C – La prima esperienza di Marotta tra i “grandi” è in serie D alla Fortis Spoleto nel 2004, dove da under mette insieme trentuno presenze e otto reti. Gli umbri, neopromossi, termineranno la stagione a metà classifica con l’attaccante che attira le attenzioni dell’Olbia, formazione di C2. La stagione 2005-06 sarà però avara di soddisfazioni per lui, con sole cinque presenze senza realizzazioni. Nonostante ciò, l’estate successiva si accasa al Martina in C1, dove vede ancora poco il campo fino a gennaio, quando torna in C2 all’Igea Virtus, venendo impiegato da esterno in un tridente, con quindici presenze senza reti. Nel 2007 si avvicina a casa passando alla Scafatese appena promossa in C2. Anche sotto la guida di Chiancone gli spazi sono pochi per lui, che entra in concorrenza con attaccanti più esperti come Fabio De Luca e Firmino Elia. A fine stagione saranno diciotto le presenze, quasi tutte a gara in corso, ancora senza battere nessun portiere avversario.

L’ESPLOSIONE A 22 ANNI – I primi segni di maturazione iniziano a vedersi dall’anno successivo quando, in serie D con la compagine umbra dell’Arrone, esplode come bomber con ben ventidue reti realizzate nel girone E vinto dalla Lucchese, che prende nota delle sue qualità. Nel 2009-10 veste però la maglia del Gubbio in Seconda Divisione, conquistando la sua prima promozione in carriera con Torrente in panchina. Marotta si laurea capocannoniere del girone C, con venti reti in trentadue presenze formando una coppia fenomenale con l’argentino Gomez, ora al Verona. Un suo gol nella finale di ritorno dei play-off contro il San Marino, schiude agli umbri le porte della Prima Divisione. In estate si ricorda di lui la Lucchese, anche lei appena promossa in terza serie, che lo prende su espressa richiesta del tecnico Favarin. Nel campionato in cui trionferà la Nocerina di Auteri, Marotta si impone come bomber anche in categoria superiore, con quattordici reti in ventiquattro presenze, al centro del tridente dei rossoneri che chiudono la stagione al settimo posto.

LA SERIE B A BARI E TANTE ESPERIENZE IN TERZA SERIE – Nonostante la mancata iscrizione che decreterà la scomparsa della Lucchese, per Marotta è maturo il terzo salto di categoria consecutivo. Viene infatti tesserato dal Bari, nel frattempo affidato al suo ex tecnico Torrente, che gli fa firmare un triennale. L’impatto con la serie B 2011-12 è però più duro del previsto e, dopo diciotto presenze comunque condite da tre reti, Marotta a gennaio accetta la corte dello Spezia che punta al ritorno in serie cadetta. In un reparto avanzato che può contare anche su gente come Evacuo, Iunco e Mastronunzio, l’attaccante napoletano darà comunque il suo contributo alla rimonta sul Trapani con tre goal in dodici presenze e vittoria del campionato. Ritorna così al Bari per fine prestito, passando poi immediatamente alla Cremonese, che tenta anch’essa l’assalto alla B. Poche le luci in grigiorosso, con quattro reti in diciassette partite, e nuovo trasferimento al Benevento in prestito, fallendo con i giallorossi l’aggancio alla zona play-off. La scorsa estate il ritorno alla casa madre Bari, con qualche spezzone di gara ed una rete alla Juve Stabia, prima dell’approdo a Grosseto, dove ha già lasciato il segno.

Salvatore Alfano, ForzaNocerina.it

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