L’ANALISI TATTICA: cuore, grinta e carattere, ora questa Nocerina piace










Bene così! Piace questa Nocerina che getta il cuore oltre l’ostacolo, soffre, si arrabatta, ma porta a casa una vittoria importante, non tanto da un punto di vista meramente calcistico. In attesa di ciò che potrebbe accadere ai rossoneri ad opera della giustizia sportiva, o peggio ancora, ad opera di quella ordinaria, siamo sicuri che il girone di ritorno sarà ben diverso rispetto a quello di andata.
FONTANA TORNA ALL’ANTICO AMORE IL 4-4-2. La Nocerina si dispone in campo inizialmente col classico 4-4-2, le novità piuttosto arrivano nella scelta degli uomini che alla fine si riveleranno azzeccate. C’è Vilkaitis, ad esempio, al centro della difesa in coppia con Sabbione, al suo esordio dal primo minuto. Questa scelta permette, così, di spostare Kostadinovic sulla fascia destra, mentre a sinistra, stando il perdurare dell’assenza di Rizza, va Crialese. Proprio il pacchetto arretrato va promosso in blocco, quasi mai in affanno, per Sabbione, stavolta, nessuna sbavatura, attento e puntuale nelle chiusure. Lieta sorpresa, inoltre, per Vilkaitis, dopo il negativo esordio, con quello sciagurato fallo di mano che costò il rigore, ha concesso poco o nulla all’attaccante avversario. Buona prova anche per Kostadinovic, tornato nel suo ruolo naturale, sia in fase difensiva che in quella offensiva. Dalle sue parti c’era un certo Vannucchi, mica uno da poco! Eppure tranne in un frangente (vedi traversa con una staffilata dal limite, il più quotato avversario si è visto poco). Positivo anche quando si è proposto in avanti, ha sfiorato, in un’occasione pure il goal. Rispetto agli altri compagni di reparto, forse, il solo Crialese è apparso un gradino più sotto nella prestazione, ma va tutto è bene quel che finisce bene. La rivoluzione difensiva di Fontana si è ripercossa, nell’accezione positiva del termine, pure a centrocampo, Lepore, infatti, è tornato a centrocampo, paradossalmente, però, è stato meno brillante del solito, forse ha pagato il fatto di essersi abituato a fare il terzino. Con un reparto mediano a tre, che diventava a cinque in fase difensiva, il Viareggio avrebbe potuto mettere in difficoltà quello molosso, schierato a quattro. Invece Palma e Remedi non ne hanno affatto risentito, raccattando molti palloni e spesso interrompendo le trame dell’avversario, più che altro ci si aspettava qualcosina in più da Palma, dei due il play macker, in fase di costruzione. Ficarrotta a sinistra ha dovuto sacrificarsi in difesa, il Viareggio quando attaccava lo faceva con tre uomini e la difesa rossonera poteva andare in difficoltà.
NELLA RIPRESA LA NOCERINA SPINGE SULL’ACCELERATORE, FONTANA FA QUALCHE INNESTO E CAMBIA MODULO. Si parte col 4-4-2, la Nocerina ha subito un’ottima opportunità ma è sciupata da Evacuo che spreca malamente tirando addosso al portiere, fermo sulla linea di porta. Lepore e compagni capiscono che l’avversario è alle corde ed intensificano la spinta. Il Viareggio sta tutto in una clamorosa traversa di Vannucchi, l’esperienza e la classe non sono acqua, ma nulla più. Fontana indovina un’altra mossa, fuori Ficarrotta, poco incisivo in attacco, dentro Cremaschi, che si rivelerà azzeccatissima. Non solo perchè la Nocerina cambia modulo, si passa al 4-2-3-1, ma anche perchè proprio Cremaschi sarà l’uomo partita, realizzando la rete della vittoria, oltretutto con una giocata di classe. In svantaggio Lucarelli si gioca il tutto per tutto, dentro anche De Vena, proprio lui avrà l’occasione per pareggiare in pieno recupero, vanificata dalla prodezza di Esposito. Fontana si copre ulteriormente con Hottor, al posto di Danti, infoltendo il centrocampo, lo scopo è raggiunto, la Nocerina riesce a portare in porto un nuovo successo.
Roberto Errante, ForzaNocerina.it