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NOCERINA: due pesi e due misure

Eravamo a Roma ieri, non per assistere al match di Coppa Italia fra Roma e Juventus ma per seguire da vicino il processo che vede la Nocerina e 17 suoi tesserati a giudizio per i fatti legati al derby Salernitana Nocerina dello scorso 10 Novembre. Ma non è del processo che vogliamo parlarvi, a quello abbiamo dato ampio risalto sul nostro sito in questi giorni. Quella che vogliamo raccontarvi oggi è un’altra storia. Una storia di bugie e realtà distorta. Qual è la novità vi starete chiedendo, nessuna tranquilli … nessuna … ormai dovremmo quasi esserci abituati. E così stamattina dando un’occhiata al sito internet di una delle maggiori testate sportive nazionali quasi non ci siamo meravigliati nel leggere una didascalia sotto una foto a corredo di un articolo sui fatti del derby tra Salernitana e Nocerina che recitava: “Gli scontri fuori dallo stadio per fare pressione ai giocatori“.

IL METODO. Peccato che la foto in questione invece inquadra solo dei tifosi con un braccio alzato e di sicuro non è stata scattata quel 10 novembre fuori allo stadio Arechi, dove i tifosi rossoneri non sono mai arrivati, bensì fuori l’oramai tristemente noto “San Severino Park Hotel”, dove c’è stato l’incontro fra tifosi e calciatori della Nocerina che erano in procinto di partire alla volta di Salerno. Allo stesso modo fuorvianti sono state le immagini mandate in onda a nastro dalle TV nazionali, quelle dove si vede una bomba carta esplodere e un tifoso portato via di forza. Bene quelli non sono i tifosi della Nocerina, come forse si vuol far credere, bensì quelli della Salernitana che erano fuori allo stadio Arechi per protestare contro la tessera del tifoso.
Quello che fa ancor più sensazione è la totale assenza, in home page del suddetto sito, di notizie degli scontri che ci sarebbero stati prima e dopo Roma – Juventus. Soprattutto quelli del dopo gara, come leggiamo dal sito Tuttosport.com, sarebbero stati i più problematici con due accoltellati fra le fila dei tifosi Juventini e altri due sarebbero rimasti lievemente feriti. Ferito risulta anche un poliziotto dopo lo scoppio di una bomba carta. Tutto questo condito dal fatto che dai primi fermi risulterebbero coinvolti due tifosi giallorossi già colpiti da Daspo.

LE EVIDENTI DIFFERENZE. La domanda che nasce spontanea è: “Perchè non c’è riferimento agli scontri fra tifosi della Roma e della Juventus?“. Eppure ci sono stati feriti, accoltellati e un poliziotto che ha rischiato la propria vita per una bomba carta. Però c’è il riferimento, con tanto di pareri dei lettori, al processo contro la Nocerina. E’ troppo presto parlare, le indagini faranno il loro corso ma il pensiero vola ai fatti che hanno preceduto Nocerina Perugia dello scorso 30 agosto per i quali sono stati prima raggiunti da provvedimento Daspo e poi arrestati, il 22 novembre, 15 ultras della Nocerina, quattro ancora in carcere e undici ai domiciliari ai quali è stato riconosciuto il reato di devastazione. La ribalta nazionale, anche in questo caso, è stata fortissima. I video degli scontri sono andati su tutte le televisioni nazionali, per giorni guardando un telegiornale si è parlato di Nocerina e della violenza dei suoi ultras, anche se in quel caso non spuntarono coltelli, anche se a Mercato San Severino non è stato colpito nessuno, se non verbalmente. Due episodi per i quali ai tifosi nocerini sono stati contestati reati gravissimi come quello di violenza privata aggravata e devastazione, ai primi per il derby farsa, ai secondi per Nocerina – Perugia. Ecco, abbiamo come la sensazione che il pugno di ferro invocato anche dal primo ministro Letta, la tolleranza zero e il voler dare l’esempio, dal punto di vista quantomeno mediatico, sia riservato solo alle piccole realtà come quella di Nocera.

Carmine Apicella, ForzaNocerina.it

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