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NOCERINA: e alla fine calò il sipario …

Il clima di sconfitta era ormai nell’aria da molto tempo, ma chiunque almeno per qualche minuto aveva confidato nel ritorno dei molossi in campo dopo il processo di appello. Nel cuore di ogni supporter rossonero aleggiava la speranza e la fiducia nella “giustizia” che in un modo o nell’altro avrebbe appurato la verità.

Tutto questo non c’è stato e la giornata di ieri è stata la prima ad essere vissuta dai tifosi molossi con la consapevolezza di non riuscire ad entrare in campo nemmeno dalla porta di servizio. Nella giornata di venerdì aveva avuto luogo lo smembramento della truppa guidata da Fontana, saluti e lacrime, spogliatoi svuotati e San Francesco denudato degli ultimi attrezzi che avvicinavano al calcio giocato.

Tristezza e rabbia, sentimenti contrastanti per chi da un lato auspicava la fine di tante pagliacciate ma che dall’altro sperava sempre in cuor proprio che le cose si raddrizzassero. Un colpo di scure per gli amanti del pallone delle due Nocera, che hanno cercato di onorare in tutti i modi l’uscita della casacca rossonera, quella della Berretti, dalle scene del calcio giocato, un bel 2-0 propinato agli avversari del Foggia davanti a più di un centinaio di persone  (molto probabile che sia l’ultima gara ufficiale disputata).

Purtroppo anche la cantera rossonera è destinata a scomparire, nonostante sia composta da tanti campioncini che tante soddisfazioni hanno regalato al tecnico Luigi Miccio, grande uomo spogliatoio e soprattutto un fratello maggiore per i tanti molossini. Oltre al vivaio altre cose andranno depauperate dopo l’avvento dell’uragano Palazzi, tra queste anche le comproprietà che deteneva la Nocerina, su tutte quelle di Negro e Baldan.

Uno specchio letteralmente andato in frantumi, tante, troppe sono le schegge che costituiscono un puzzle irrecuperabile, una vicenda complicata che si risolverà molto probabilmente con la messa in liquidazione della società A.s.g. Nocerina, che è giusto ricordare non significa fallimento, quello probabilmente sarà il passo successivo.

Per il futuro occorrono forze fresche, facce nuove, che vogliano ridare alla Nocerina il suo splendore, partendo anche da categorie inferiori e con un nome diverso, ma la Nocerina non è solo un’entità fisica, è bello immaginarla anche come un qualcosa di astratto, che riesce ad ammaliare e a coinvolgere il proprio popolo.

A presto Nocerina!

Fabio Vicidomini, ForzaNocerina.it

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